Nuove manifestazioni attese per oggi in Egitto, dove l’allerta resta alta in vista della fine del Ramádan, prevista per mercoledì 7 agosto. Intanto, sul piano politico, la situazione di stallo impedisce l’avvio della road map messa a punto dall’esercito il 3 luglio scorso, giorno della deposizione di Morsi. Il servizio di Roberta Barbi: ascolta
Radio Vaticana - Restano calde le piazze in Egitto, dove continuano a opporsi sostenitori e oppositori dell’ex presidente Morsi, ma qualcosa inizia a muoversi anche sul piano diplomatico. Stanotte – nonostante inizialmente la notizia fosse stata smentita – alcuni inviati occidentali e arabi hanno fatto visita in carcere al numero due della Fratellanza musulmana, Khairat el-Shater. La delegazione, inviata da Stati Uniti, Unione europea Emirati Arabi e Qatar mirava a risolvere il conflitto in corso e lo stesso obiettivo è alla base della visita al Cairo di due senatori repubblicani statunitensi che avranno colloqui con esponenti del governo di transizione e con i gruppi di opposizione. Intanto, il quotidiano britannico "Independent" scrive che si farebbe strada tra gli islamisti l’ipotesi di un accordo per il rilascio di Morsi, che in cambio annuncerebbe ufficialmente le sue dimissioni consegnando il potere al premier el Beblawi, e partirebbe in esilio.
Radio Vaticana - Restano calde le piazze in Egitto, dove continuano a opporsi sostenitori e oppositori dell’ex presidente Morsi, ma qualcosa inizia a muoversi anche sul piano diplomatico. Stanotte – nonostante inizialmente la notizia fosse stata smentita – alcuni inviati occidentali e arabi hanno fatto visita in carcere al numero due della Fratellanza musulmana, Khairat el-Shater. La delegazione, inviata da Stati Uniti, Unione europea Emirati Arabi e Qatar mirava a risolvere il conflitto in corso e lo stesso obiettivo è alla base della visita al Cairo di due senatori repubblicani statunitensi che avranno colloqui con esponenti del governo di transizione e con i gruppi di opposizione. Intanto, il quotidiano britannico "Independent" scrive che si farebbe strada tra gli islamisti l’ipotesi di un accordo per il rilascio di Morsi, che in cambio annuncerebbe ufficialmente le sue dimissioni consegnando il potere al premier el Beblawi, e partirebbe in esilio.
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