Si chiama Penonomé quello che diventerà il parco eolico più grande dell’America Centrale, con una potenza di 22 MW per assorbire fra il 6 e il 7% della domanda di energia interna e rifornire oltre 100.000 famiglie, vale a dire mezzo milione di abitanti di Panamá
Misna - I lavori sono cominciati con l’installazione della prima delle 88 turbine a vento che conterà il parco, salutata da una cerimonia ufficiale a cui ha preso parte anche il presidente Ricardo Martinelli. Questi ha naturalmente elogiato la decisione del governo che, a suo dire, produrrà energia meno cara ; un beneficio, ha detto, che i panamensi avvertiranno subito poiché comporterà l’abbassamento della ‘canasta basica’, il paniere dei prodotti di prima necessità. L’entrata a pieno regime del parco, prevista entro l’anno, consentirà secondo il governo di rafforzare e migliorare il settore energetico nazionale.
Il 75% dell’energia del Parque Eólico Penonomé sarà prodotta nei mesi estivi, quanto il vento soffia più forte e costante, permettendo così anche il risparmio di acqua durante la stagione secca e riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.
Il direttore generale della Unión Eólica Panameña, Rafael Pérez, ha definito il progetto di “grande importanza” anche sul piano ambientale: sarà possibile infatti, almeno sulla carta, evitare l’emissione di 450.000 tonnellate di CO2 l’anno; in più – ha sottolineato – si tratta di un progetto “ecosostenibile”.
Misna - I lavori sono cominciati con l’installazione della prima delle 88 turbine a vento che conterà il parco, salutata da una cerimonia ufficiale a cui ha preso parte anche il presidente Ricardo Martinelli. Questi ha naturalmente elogiato la decisione del governo che, a suo dire, produrrà energia meno cara ; un beneficio, ha detto, che i panamensi avvertiranno subito poiché comporterà l’abbassamento della ‘canasta basica’, il paniere dei prodotti di prima necessità. L’entrata a pieno regime del parco, prevista entro l’anno, consentirà secondo il governo di rafforzare e migliorare il settore energetico nazionale.
Il 75% dell’energia del Parque Eólico Penonomé sarà prodotta nei mesi estivi, quanto il vento soffia più forte e costante, permettendo così anche il risparmio di acqua durante la stagione secca e riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.
Il direttore generale della Unión Eólica Panameña, Rafael Pérez, ha definito il progetto di “grande importanza” anche sul piano ambientale: sarà possibile infatti, almeno sulla carta, evitare l’emissione di 450.000 tonnellate di CO2 l’anno; in più – ha sottolineato – si tratta di un progetto “ecosostenibile”.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.