Dov’erano gli aerei antincendio mentre il fuoco si mangiava intere fette di isola?
Sanfrancescopatronoditalia - La Sardegna è ancora avvolta dalle fiamme – in 48 ore bruciati oltre 8mila ettari di verde – e intorno al ministro della Difesa Mario Mauro divampano le polemiche. Dov’erano gli aerei antincendio mentre il fuoco si mangiava intere fette di isola? Da ieri il grido di rabbia dei deputati sardi, dal Pdl ai Cinque Stelle, rimbomba nelle orecchie del ministro, che proprio oggi è in visita alle caserme sarde. "Rinunciando all'acquisto di un F35 - tuona Mauro Pili (Pdl) - si potevano comprare 8 Canadair". "Vorrei sapere - dice invece il deputato di Sel Michele Piras - da chi ha sostenuto il governo Monti e poi l'attuale governo, quando chiederanno scusa ai sardi per il danno che hanno procurato sottraendo risorse e mezzi, riducendo la flotta dei Canadair, lasciando la strada spianata e le vite delle persone esposte ai delinquenti ed alla devastazione del territorio"
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“Ieri mattina sono andati via gli aerei senza avvertici, ci hanno lasciato scoperti dalle 10 e per quasi sei ore siamo rimasti senza nulla”, accusa il sindaco di Laconi (Oristano), Ignazio Paolo Pisu. “Alle 16:30 quando la situazione stava precipitando sono stato costretto ad alzare i toni, ho chiamato chiunque: la Prefettura, l'assessore regionale, ho parlato con il capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli, con il presidente della Regione, poi sono anche arrivati i deputati Caterina Pes (Pd) e Mauro Pili (Pdl). Alla fine sono arrivati cinque elicotteri e tre canadair”.
A chi tira in ballo l’acquisto degli F35, Mauro risponde che si tratta di un “paragone improprio”. “Quando parliamo di acquisto degli F35, parliamo di operazioni che all'interno di un bilancio dello Stato hanno una loro ragione intrinseca", sostiene Mauro, in vista nelle caserme della Sardegna, rispondendo alla polemica innescata ieri dai parlamentari sardi in seguito agli incendi che negli ultimi due giorni hanno devastato l'Isola e che hanno chiesto meno F35 e più Canadair.
"Se concettualmente tolgo un F35, posso fare un asilo, una scuola, un ospedale o acquistare un aereo antincendio. Il programma F35, però, è partito 20 anni fa”, aggiunge il ministro. “Dovevano essere 150 ora siamo a 90. Con i 60 che sono stati tagliati quante scuole, quanti asili e quanti Canadair sono stai acquistati? Bisogna fare attenzione. Gli F35 vengono acquistati perché 254 aerei dell'Aeronautica vanno in pensione".
"In questo paese la Difesa fa molto – si difende ancora Mauro - raccoglie l'immondizia, pattuglia le strade, trasporta gli organi, lo fa per senso dello Stato, per le capacità logistiche e tecniche che esprime. Tutto quello che abbiamo potuto fare nel passato, che esprimiamo nel presente, e che continueremo a fare nel futuro anche per situazioni di Protezione civile, tra cui la lotta agli incendi".
Parole che però non bastano a lenire la rabbia di molti cittadini sardi, a cominciare dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci (Pdl), che tuona: "Il ministro della Difesa ha parlato di un pericolo a 10mila chilometri di distanza che può esplicare i suoi effetti anche in Sardegna. Gli ho raccontato che ieri, ma è un fatto assai frequente nell'isola, il pericolo non era così lontano, ma a pochi metri da case e comunità". Ieri, in un colloquio con Cappellacci sull’emergenza incendi, Mauro aveva motivato così la necessità di affrontare la spesa per l'acquisto di 90 caccia F35. Una risposta che, al presidente della Sardegna, non basta: a cosa serve preoccuparsi di un pericolo a 10mila chilometri di distanza, quando non si riesce a proteggere i cittadini da eventi prevedibili e ciclici come degli incendi estivi?(Huffington Post)
Sanfrancescopatronoditalia - La Sardegna è ancora avvolta dalle fiamme – in 48 ore bruciati oltre 8mila ettari di verde – e intorno al ministro della Difesa Mario Mauro divampano le polemiche. Dov’erano gli aerei antincendio mentre il fuoco si mangiava intere fette di isola? Da ieri il grido di rabbia dei deputati sardi, dal Pdl ai Cinque Stelle, rimbomba nelle orecchie del ministro, che proprio oggi è in visita alle caserme sarde. "Rinunciando all'acquisto di un F35 - tuona Mauro Pili (Pdl) - si potevano comprare 8 Canadair". "Vorrei sapere - dice invece il deputato di Sel Michele Piras - da chi ha sostenuto il governo Monti e poi l'attuale governo, quando chiederanno scusa ai sardi per il danno che hanno procurato sottraendo risorse e mezzi, riducendo la flotta dei Canadair, lasciando la strada spianata e le vite delle persone esposte ai delinquenti ed alla devastazione del territorio"
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“Ieri mattina sono andati via gli aerei senza avvertici, ci hanno lasciato scoperti dalle 10 e per quasi sei ore siamo rimasti senza nulla”, accusa il sindaco di Laconi (Oristano), Ignazio Paolo Pisu. “Alle 16:30 quando la situazione stava precipitando sono stato costretto ad alzare i toni, ho chiamato chiunque: la Prefettura, l'assessore regionale, ho parlato con il capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli, con il presidente della Regione, poi sono anche arrivati i deputati Caterina Pes (Pd) e Mauro Pili (Pdl). Alla fine sono arrivati cinque elicotteri e tre canadair”.
A chi tira in ballo l’acquisto degli F35, Mauro risponde che si tratta di un “paragone improprio”. “Quando parliamo di acquisto degli F35, parliamo di operazioni che all'interno di un bilancio dello Stato hanno una loro ragione intrinseca", sostiene Mauro, in vista nelle caserme della Sardegna, rispondendo alla polemica innescata ieri dai parlamentari sardi in seguito agli incendi che negli ultimi due giorni hanno devastato l'Isola e che hanno chiesto meno F35 e più Canadair.
"Se concettualmente tolgo un F35, posso fare un asilo, una scuola, un ospedale o acquistare un aereo antincendio. Il programma F35, però, è partito 20 anni fa”, aggiunge il ministro. “Dovevano essere 150 ora siamo a 90. Con i 60 che sono stati tagliati quante scuole, quanti asili e quanti Canadair sono stai acquistati? Bisogna fare attenzione. Gli F35 vengono acquistati perché 254 aerei dell'Aeronautica vanno in pensione".
"In questo paese la Difesa fa molto – si difende ancora Mauro - raccoglie l'immondizia, pattuglia le strade, trasporta gli organi, lo fa per senso dello Stato, per le capacità logistiche e tecniche che esprime. Tutto quello che abbiamo potuto fare nel passato, che esprimiamo nel presente, e che continueremo a fare nel futuro anche per situazioni di Protezione civile, tra cui la lotta agli incendi".
Parole che però non bastano a lenire la rabbia di molti cittadini sardi, a cominciare dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci (Pdl), che tuona: "Il ministro della Difesa ha parlato di un pericolo a 10mila chilometri di distanza che può esplicare i suoi effetti anche in Sardegna. Gli ho raccontato che ieri, ma è un fatto assai frequente nell'isola, il pericolo non era così lontano, ma a pochi metri da case e comunità". Ieri, in un colloquio con Cappellacci sull’emergenza incendi, Mauro aveva motivato così la necessità di affrontare la spesa per l'acquisto di 90 caccia F35. Una risposta che, al presidente della Sardegna, non basta: a cosa serve preoccuparsi di un pericolo a 10mila chilometri di distanza, quando non si riesce a proteggere i cittadini da eventi prevedibili e ciclici come degli incendi estivi?(Huffington Post)
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