Il governo giordano ha approvato ieri un progetto da 980 milioni di dollari, per collegare il Mar Rosso al Mar Morto e rifornire il Paese di acqua.
Radio Vaticana - “Non abbiamo alternativa, potremo rivitalizzare il Mar Morto ottenendo acqua potabile”, ha commentato il ministro delle risorse idriche giordano. L’impianto, riferisce l’agenzia AsiaNews, collegherà il Golfo di Aqaba, nel Mar Rosso, alla punta Sud del Mar Morto passando lungo il confine con Israele e porterà 100 milioni di metri cubi d’acqua ogni anno. L’obiettivo dell’impianto è ottenere grandi quantità di acqua desalinizzata e, allo stesso tempo, ingrossare la portata del Mar Morto, in pericolosa discesa dagli anni ’60, quando Israele, Siria e Giordania hanno cominciato a deviare e a sfruttare l’acqua del fiume Giordano, unico affluente naturale del Mar Morto.
Un precedente progetto comune a Israele, Palestina e Giordania, da 11 miliardi di dollari, per la salvaguardia del Mar Morto e l’approvvigionamento di acqua potabile era stato accantonato per l’eccessivo costo. Preoccupati gli ambientalisti ma la Giordania assicura di aver fatto tutti gli studi del caso, il nuovo progetto servirà anzi a contrastare l’inaridirsi del Mar Morto, previsto dagli scienziati per il 2050, e a scongiurare quindi ulteriori problemi di siccità nella zona.
Un precedente progetto comune a Israele, Palestina e Giordania, da 11 miliardi di dollari, per la salvaguardia del Mar Morto e l’approvvigionamento di acqua potabile era stato accantonato per l’eccessivo costo. Preoccupati gli ambientalisti ma la Giordania assicura di aver fatto tutti gli studi del caso, il nuovo progetto servirà anzi a contrastare l’inaridirsi del Mar Morto, previsto dagli scienziati per il 2050, e a scongiurare quindi ulteriori problemi di siccità nella zona.
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