I partecipanti all’incontro Dove sventolano le Vele in Liguria. L’industria del Turismo per il rilancio della nostra regione, tenutosi oggi al porto turistico di Chiavari, si sono trovati d’accordo sul fatto che «Mentre il turismo di massa risente della crisi, il turismo ambientale ha coefficienti di crescita a due cifre.
GreenReport - Dei 360 milioni di vacanzieri europei stimato, il 50% torna nelle stesse località spinto da motivazioni di tipo ambientale. L’ambiente, la natura e le bellezze paesaggistiche sono fattore di scelta di una vacanza per il 58 per cento degli italiani. Il territorio delle Cinque Terre ha sempre dimostrato di riuscire ad anticipare i tempi, sapendo trasformarsi da marginale e periferico a modello riconosciuto di sviluppo sostenibile in un’area protetta. Da qui è possibile ripartire per diversificare l’offerta turistica, destagionalizzarla, producendo contemporaneamente sviluppo,
occupazione, tutela del territorio e del paesaggio e nuove forme di economia. La sfida è aperta: le amministrazioni, insieme ai piccoli centri, le piccole e medie imprese, hanno l’opportunità, partendo dai territori e dalle loro peculiarità e bellezze, di rilanciare un’economia green e sostenibile».
Il convegno è stato anche l’occasione per Goletta Verde di consegnare le “5 vele” della Guida Blu di Legambiente e Touring Club a Vincenzo Resasco, sindaco di Vernazza, new entry del 2013 che ha conquistato il dodicesimo posto nella classifica nazionale, ma sporattutto per sottolineare che «Il trend in crescita dei turismi natura (cicloturismo, trekking, escursionismo, enogastronomico, ecc.) è un’ulteriore dimostrazione di come il turismo sia una enorme risorsa a portata di mano. È, però, necessaria una visione a medio-lungo termine degli scenari e l’ideazione di strategie per la valorizzazione e la promozione che abbiano contemporaneamente la conservazione e lo sviluppo come elementi portanti».
Secondo Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, «Le tendenze degli ultimi anni confermano che la tutela del territorio, del paesaggio, della cultura e delle tradizioni locali sono, in generale e a maggior ragione in Liguria, prioritarie per il futuro del turismo. La qualità ambientale dei territori e delle strutture ricettive influisce, infatti, sempre di più sulla scelta delle destinazioni di vacanza. Questo è l’unico modo per riuscire ad intercettare un turismo nazionale ed internazionale particolarmente attento. Per questo è necessario che anche le amministrazioni locali si attivino per la valorizzazione di buone pratiche e strategie di turismo sostenibile che concretizzano un nuovo modo di scoprire e vivere i territori della nostra regione. In una fase di forte deindustrializzazione questa è la strada da percorrere per tutelare maggiormente la qualità dei nostri territori, promuovere una occupazione durevole e la green economy. La nostra associazione per questo propone l’adesione volontaria delle strutture ricettive all’etichetta ecologica di Legambiente Turismo, che ha lo scopo di coinvolgere coloro che riconoscono nella qualità dell’ambiente un presupposto imprescindibile per svolgere le loro attività ed essere più competitivi sul mercato».
E proprio da Vernazza viene un esempio di come si possa coniugare scelte strategiche sul piano ambientale e una maggiore qualificazione dell’offerta turistica, volta a valorizzare le risorse paesaggistiche e naturalistiche. «Il suggestivo borgo, infatti – dicono gli ambientalisti – può essere considerato l’emblema di come una comunità locale possa provare a rialzarsi da una sciagura con una maggiore consapevolezza per il futuro».
E Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, ricorda che «Il meraviglioso paese ligure, colpito nel 2011 da una violenta alluvione che ha devastato le Cinque Terre e la Lunigiana, sta ormai tornando alla normalità. In questo percorso di ricostruzione, i punti centrali sui quali si sta lavorando sono proprio la tutela del territorio, il recupero dell’agricoltura e il miglioramento della qualità della vita per abitanti e ospiti. Ad oggi sono stati fatti interventi su circa 20 frane, sono stati recuperati diversi sentieri per favorire ed incentivare il turismo, sono stati attivati progetti di forestazione sostenibile. Per la ricostruzione del Paese è stato inoltre avviato un laboratorio di partecipazione pubblica che ha coinvolto cittadini, tecnici, imprenditori e amministratori e un progetto per la ricostruzione dei muretti a secco che vede impegnati i giovani del territorio. Si tratta di scelte politiche importanti che guardano al futuro con speranza e provando a salvaguardare la “bellezza” e da questa rilanciare l’economia locale».
Il comprensorio delle Cinque Terre ha saputo trasformarsi da marginale a periferico a modello riconosciuto di sviluppo sostenibile in un area protetta ed è uno dei brand turistici più riconosciuti al mondo. Per questo Legambiente e Parco nazionale delle Cinque Terre hanno scelto il comune di Vernazza quale sede della nuova Scuola di Alta Formazione sul Turismo Ambientale, che si svolgerà dal 16 al 23 novembre. Una scuola rivolta a quanti vogliono perfezionare il proprio percorso formativo e le proprie competenze nel settore che è stata promossa per questa prima edizione da Legambiente in collaborazione con Vivilitalia, Associazione italiana turismo responsabile, Federparchi, comune di Vernazza e Legacoop. Il corso, intensivo e residenziale, avrà una durata di 56 ore complessive, vedrà la presenza continuata in aula di tutor esperti durante le lezioni e le esercitazioni oltre a collegamenti in streaming con la sede di Roma del Master Turismo e Territorio dell’Università Luiss Guido Carli. Obiettivo del corso è quello di fornire, oltre a quanti vogliono perfezionare il proprio percorso formativo, anche a chi già opera in posizioni strategiche e decisionali nuovi e diversi strumenti operativi. La Scuola mira a diventare il luogo di condivisione e divulgazione di buone pratiche ed esperienze rivolte ad un target nazionale ed europeo, un laboratorio di idee e progetti da sviluppare in Italia. - See more at: http://www.greenreport.it/news/urbanistica-e-territorio/goletta-verde-le-cinque-terre-universita-del-turismo-sostenibile/#sthash.SyFEQXmH.dpuf
GreenReport - Dei 360 milioni di vacanzieri europei stimato, il 50% torna nelle stesse località spinto da motivazioni di tipo ambientale. L’ambiente, la natura e le bellezze paesaggistiche sono fattore di scelta di una vacanza per il 58 per cento degli italiani. Il territorio delle Cinque Terre ha sempre dimostrato di riuscire ad anticipare i tempi, sapendo trasformarsi da marginale e periferico a modello riconosciuto di sviluppo sostenibile in un’area protetta. Da qui è possibile ripartire per diversificare l’offerta turistica, destagionalizzarla, producendo contemporaneamente sviluppo,
occupazione, tutela del territorio e del paesaggio e nuove forme di economia. La sfida è aperta: le amministrazioni, insieme ai piccoli centri, le piccole e medie imprese, hanno l’opportunità, partendo dai territori e dalle loro peculiarità e bellezze, di rilanciare un’economia green e sostenibile».
Il convegno è stato anche l’occasione per Goletta Verde di consegnare le “5 vele” della Guida Blu di Legambiente e Touring Club a Vincenzo Resasco, sindaco di Vernazza, new entry del 2013 che ha conquistato il dodicesimo posto nella classifica nazionale, ma sporattutto per sottolineare che «Il trend in crescita dei turismi natura (cicloturismo, trekking, escursionismo, enogastronomico, ecc.) è un’ulteriore dimostrazione di come il turismo sia una enorme risorsa a portata di mano. È, però, necessaria una visione a medio-lungo termine degli scenari e l’ideazione di strategie per la valorizzazione e la promozione che abbiano contemporaneamente la conservazione e lo sviluppo come elementi portanti».
Secondo Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, «Le tendenze degli ultimi anni confermano che la tutela del territorio, del paesaggio, della cultura e delle tradizioni locali sono, in generale e a maggior ragione in Liguria, prioritarie per il futuro del turismo. La qualità ambientale dei territori e delle strutture ricettive influisce, infatti, sempre di più sulla scelta delle destinazioni di vacanza. Questo è l’unico modo per riuscire ad intercettare un turismo nazionale ed internazionale particolarmente attento. Per questo è necessario che anche le amministrazioni locali si attivino per la valorizzazione di buone pratiche e strategie di turismo sostenibile che concretizzano un nuovo modo di scoprire e vivere i territori della nostra regione. In una fase di forte deindustrializzazione questa è la strada da percorrere per tutelare maggiormente la qualità dei nostri territori, promuovere una occupazione durevole e la green economy. La nostra associazione per questo propone l’adesione volontaria delle strutture ricettive all’etichetta ecologica di Legambiente Turismo, che ha lo scopo di coinvolgere coloro che riconoscono nella qualità dell’ambiente un presupposto imprescindibile per svolgere le loro attività ed essere più competitivi sul mercato».
E proprio da Vernazza viene un esempio di come si possa coniugare scelte strategiche sul piano ambientale e una maggiore qualificazione dell’offerta turistica, volta a valorizzare le risorse paesaggistiche e naturalistiche. «Il suggestivo borgo, infatti – dicono gli ambientalisti – può essere considerato l’emblema di come una comunità locale possa provare a rialzarsi da una sciagura con una maggiore consapevolezza per il futuro».
E Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, ricorda che «Il meraviglioso paese ligure, colpito nel 2011 da una violenta alluvione che ha devastato le Cinque Terre e la Lunigiana, sta ormai tornando alla normalità. In questo percorso di ricostruzione, i punti centrali sui quali si sta lavorando sono proprio la tutela del territorio, il recupero dell’agricoltura e il miglioramento della qualità della vita per abitanti e ospiti. Ad oggi sono stati fatti interventi su circa 20 frane, sono stati recuperati diversi sentieri per favorire ed incentivare il turismo, sono stati attivati progetti di forestazione sostenibile. Per la ricostruzione del Paese è stato inoltre avviato un laboratorio di partecipazione pubblica che ha coinvolto cittadini, tecnici, imprenditori e amministratori e un progetto per la ricostruzione dei muretti a secco che vede impegnati i giovani del territorio. Si tratta di scelte politiche importanti che guardano al futuro con speranza e provando a salvaguardare la “bellezza” e da questa rilanciare l’economia locale».
Il comprensorio delle Cinque Terre ha saputo trasformarsi da marginale a periferico a modello riconosciuto di sviluppo sostenibile in un area protetta ed è uno dei brand turistici più riconosciuti al mondo. Per questo Legambiente e Parco nazionale delle Cinque Terre hanno scelto il comune di Vernazza quale sede della nuova Scuola di Alta Formazione sul Turismo Ambientale, che si svolgerà dal 16 al 23 novembre. Una scuola rivolta a quanti vogliono perfezionare il proprio percorso formativo e le proprie competenze nel settore che è stata promossa per questa prima edizione da Legambiente in collaborazione con Vivilitalia, Associazione italiana turismo responsabile, Federparchi, comune di Vernazza e Legacoop. Il corso, intensivo e residenziale, avrà una durata di 56 ore complessive, vedrà la presenza continuata in aula di tutor esperti durante le lezioni e le esercitazioni oltre a collegamenti in streaming con la sede di Roma del Master Turismo e Territorio dell’Università Luiss Guido Carli. Obiettivo del corso è quello di fornire, oltre a quanti vogliono perfezionare il proprio percorso formativo, anche a chi già opera in posizioni strategiche e decisionali nuovi e diversi strumenti operativi. La Scuola mira a diventare il luogo di condivisione e divulgazione di buone pratiche ed esperienze rivolte ad un target nazionale ed europeo, un laboratorio di idee e progetti da sviluppare in Italia. - See more at: http://www.greenreport.it/news/urbanistica-e-territorio/goletta-verde-le-cinque-terre-universita-del-turismo-sostenibile/#sthash.SyFEQXmH.dpuf
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