L'esito della riunione della direzione è stato deludente per gli elettori del Pd, non c'è accordo sulle regole delle primarie e nemmeno sul profilo da tenere nei confronti dell'ex premier Silvio Berlusconi.
E' il 24 novembre la data delle primarie del Partito democratico. Lo ha confermato Marina Sereni, rispondendo a una domanda di Magda Negri. Secondo quanto si apprende l'annuncio è arrivato dopo che alcuni partecipanti alla Direzione hanno protestato per la mancata indicazione di una data da parte del segretario Epifani il quale dichiara: «Il congresso deve aiutare a definire un progetto per l'Italia e una speranza per un Paese che l'ha persa. Confermo tutto: tempi e funzione del congresso» e aggiunge: «La commissione ha fatto uno sforzo molto serio di condivisione che consentirà di consegnare all'assemblea nazionale le proposte di modifica delle regole congressuali».
In merito alle sentenza Mediaset Epifani si esprime così: «Certo la battaglia per la salvezza di Berlusconi intrapresa dal Pdl non pochi problemi. «Non si può contrapporre la legittimazione data dalla rappresentanza politica al principio di legalità, e così superare il rispetto che si deve alla divisione dei poteri».«Abbiamo aspettato la sentenza della Cassazione senza speculazioni di parte. Abbiamo detto poi con onestà tutte le cose che andavano dette: le sentenze si rispettano e si applicano; va affermata la difesa del principio di legalità per cui i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge e ognuno soggiace alla legge. Principi ovvi e conosciuti, alla base di tutte le Costituzioni liberaldemocratiche», ha aggiunto. «Il centrodestra si trova a un bivio: concorrere a un obiettivo di cambiamento o far prevalere logiche e interessi di parte. È una questione su cui il Paese non ammette esitazioni».
«Non c'è nulla di ufficiale, non si sa nulla sulle regole delle primarie e non si è nemmeno risolto il problema di Berlusconi», denuncia Pippo Civati. «Restiamo uniti o crolla tutto», avverte invece Enrico Letta.
E' il 24 novembre la data delle primarie del Partito democratico. Lo ha confermato Marina Sereni, rispondendo a una domanda di Magda Negri. Secondo quanto si apprende l'annuncio è arrivato dopo che alcuni partecipanti alla Direzione hanno protestato per la mancata indicazione di una data da parte del segretario Epifani il quale dichiara: «Il congresso deve aiutare a definire un progetto per l'Italia e una speranza per un Paese che l'ha persa. Confermo tutto: tempi e funzione del congresso» e aggiunge: «La commissione ha fatto uno sforzo molto serio di condivisione che consentirà di consegnare all'assemblea nazionale le proposte di modifica delle regole congressuali».
In merito alle sentenza Mediaset Epifani si esprime così: «Certo la battaglia per la salvezza di Berlusconi intrapresa dal Pdl non pochi problemi. «Non si può contrapporre la legittimazione data dalla rappresentanza politica al principio di legalità, e così superare il rispetto che si deve alla divisione dei poteri».«Abbiamo aspettato la sentenza della Cassazione senza speculazioni di parte. Abbiamo detto poi con onestà tutte le cose che andavano dette: le sentenze si rispettano e si applicano; va affermata la difesa del principio di legalità per cui i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge e ognuno soggiace alla legge. Principi ovvi e conosciuti, alla base di tutte le Costituzioni liberaldemocratiche», ha aggiunto. «Il centrodestra si trova a un bivio: concorrere a un obiettivo di cambiamento o far prevalere logiche e interessi di parte. È una questione su cui il Paese non ammette esitazioni».
«Non c'è nulla di ufficiale, non si sa nulla sulle regole delle primarie e non si è nemmeno risolto il problema di Berlusconi», denuncia Pippo Civati. «Restiamo uniti o crolla tutto», avverte invece Enrico Letta.
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