Uno sguardo al libro sul famoso profeta dell’Antico Testamento edito da Paoline
Uno dei più bei libri che abbia mai letto! L’autore Giuseppe Alcamo, cappellano del monastero di clausura di San Michele Arcangelo a Mazara del Vallo (Trapani), guida pian piano il lettore verso un percorso di approfondimento della propria fede in Dio traendo spunto dalla vicenda di Elia, uno dei maggiori profeti dell’Antico Testamento. L’autore analizza gli alti e i bassi del cammino di fede di questo personaggio eccezionale: neanche Elia può dire di essere arrivato, perché quando si ha a che fare con Dio non c’è nulla di scontato. Una situazione di calma apparente può improvvisamente trasformarsi in una nuova sfida; viceversa una situazione di disperazione apparente può cambiarsi in gioia, grazie all’azione di quel Dio che misteriosamente agisce nella vicenda umana.
L’autore analizza e commenta dal punto di vista spirituale tutti gli episodi della vicenda di Elia descritti nel Primo e Secondo Libro dei Re (dall’episodio della siccità a quello del suo rapimento in cielo), sfruttando ogni brano per spronare il lettore a confrontare la propria vita alla luce della Parola di Dio. Alla fine di ogni commento l’autore propone una “verifica”, fatta di alcune riflessioni che interpellano direttamente il lettore, rendendo quasi “interattivo” il libro, in modo tale che il lettore possa indagare, nel profondo del suo cuore, a che punto si trova nel suo cammino di fede.
«Elia - afferma Alcamo - alla luce della Parola di Dio coglie la sua vita in una logica dinamica, non può mai mettere radici, deve continuamente spostarsi da un luogo a un altro e questo andare non è fatto su logiche di comodità o di convenienze, ma secondo la parola del Signore». In altre parole, Elia è un personaggio scomodo per il suo tempo, perché vive in un contesto di corruzione, con il re Acab che ha introdotto nel suo regno il culto alle divinità pagane (a causa di sua moglie Gezabele). In fondo, il profeta è un uomo profondamente solo, perché da un lato è chiamato da Dio ad annunciare la Sua Parola e a vivere l’intimità con Lui, dall’altro deve ammonire coloro che sono corrotti, invitandoli alla conversione. «Elia – continua l’autore – risulta totalmente dipendente da Dio per la sua sopravvivenza, sperimentando a pieno la sua piccolezza, non ha altra sicurezza che la parola di Dio; vive una forma di dolorosa solitudine umana, a cui fa da contrappunto una profonda comunione e intimità con Dio».
Elia, in fondo, rappresenta ogni credente che prende sul serio il cammino di fede e desidera ardentemente fare la Volontà di Dio. Egli si fida ciecamente di Dio e, anche nelle avversità, trova quella forza interiore e quegli stimoli esterni che lo aiutano ad andare avanti e credere che Dio esiste veramente ed opera efficacemente.
Questo libro è indicato per tutti coloro che amano meditare la Parola di Dio, ma anche per coloro che si affacciano per la prima volta al meraviglioso mondo biblico. La Bibbia, ed in particolare la vicenda dei profeti, è un tesoro immenso, che forse troppe volte mettiamo da parte. Dovremmo abbandonare la nostra superbia, che ci spinge a dire che già conosciamo tutto di Dio, per posare umilmente lo sguardo sulla Bibbia e metterci al suo ascolto. Perché quando leggiamo la Bibbia è Dio che ci parla.
Uno dei più bei libri che abbia mai letto! L’autore Giuseppe Alcamo, cappellano del monastero di clausura di San Michele Arcangelo a Mazara del Vallo (Trapani), guida pian piano il lettore verso un percorso di approfondimento della propria fede in Dio traendo spunto dalla vicenda di Elia, uno dei maggiori profeti dell’Antico Testamento. L’autore analizza gli alti e i bassi del cammino di fede di questo personaggio eccezionale: neanche Elia può dire di essere arrivato, perché quando si ha a che fare con Dio non c’è nulla di scontato. Una situazione di calma apparente può improvvisamente trasformarsi in una nuova sfida; viceversa una situazione di disperazione apparente può cambiarsi in gioia, grazie all’azione di quel Dio che misteriosamente agisce nella vicenda umana.
L’autore analizza e commenta dal punto di vista spirituale tutti gli episodi della vicenda di Elia descritti nel Primo e Secondo Libro dei Re (dall’episodio della siccità a quello del suo rapimento in cielo), sfruttando ogni brano per spronare il lettore a confrontare la propria vita alla luce della Parola di Dio. Alla fine di ogni commento l’autore propone una “verifica”, fatta di alcune riflessioni che interpellano direttamente il lettore, rendendo quasi “interattivo” il libro, in modo tale che il lettore possa indagare, nel profondo del suo cuore, a che punto si trova nel suo cammino di fede.
«Elia - afferma Alcamo - alla luce della Parola di Dio coglie la sua vita in una logica dinamica, non può mai mettere radici, deve continuamente spostarsi da un luogo a un altro e questo andare non è fatto su logiche di comodità o di convenienze, ma secondo la parola del Signore». In altre parole, Elia è un personaggio scomodo per il suo tempo, perché vive in un contesto di corruzione, con il re Acab che ha introdotto nel suo regno il culto alle divinità pagane (a causa di sua moglie Gezabele). In fondo, il profeta è un uomo profondamente solo, perché da un lato è chiamato da Dio ad annunciare la Sua Parola e a vivere l’intimità con Lui, dall’altro deve ammonire coloro che sono corrotti, invitandoli alla conversione. «Elia – continua l’autore – risulta totalmente dipendente da Dio per la sua sopravvivenza, sperimentando a pieno la sua piccolezza, non ha altra sicurezza che la parola di Dio; vive una forma di dolorosa solitudine umana, a cui fa da contrappunto una profonda comunione e intimità con Dio».
Elia, in fondo, rappresenta ogni credente che prende sul serio il cammino di fede e desidera ardentemente fare la Volontà di Dio. Egli si fida ciecamente di Dio e, anche nelle avversità, trova quella forza interiore e quegli stimoli esterni che lo aiutano ad andare avanti e credere che Dio esiste veramente ed opera efficacemente.
Questo libro è indicato per tutti coloro che amano meditare la Parola di Dio, ma anche per coloro che si affacciano per la prima volta al meraviglioso mondo biblico. La Bibbia, ed in particolare la vicenda dei profeti, è un tesoro immenso, che forse troppe volte mettiamo da parte. Dovremmo abbandonare la nostra superbia, che ci spinge a dire che già conosciamo tutto di Dio, per posare umilmente lo sguardo sulla Bibbia e metterci al suo ascolto. Perché quando leggiamo la Bibbia è Dio che ci parla.
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