giovedì, agosto 29, 2013
L’Imu viene cancellata, ma dal 1° gennaio 2014 a gravare sulle tasche degli italiani arriva la service tax

L’Imu poteva essere l’oggetto di una crisi di governo e la causa della rottura dei rapporti all’interno della maggioranza, ma nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri, che non è durato molto, finalmente si è giunti ad un’intesa che ha messo d’accordo un po’ tutti. Il Cdm di fatto è terminato con l’approvazione di un decreto che rifinanzia la cassa integrazione per 500 milioni di euro, salva 6.500 esodati, vara il piano casa del Ministro Maurizio Lupi e soprattutto cancella l’imposta più discussa degli ultimi tempi. L’Imu viene quindi cancellata dalla prima casa, comprese tutte le case di lusso, dai terreni agricoli e dai fabbricati rurali, e dal primo gennaio 2014 arriverà la service tax (o Taser), con la quale si riconosce che la prima casa non produce reddito, ma produce una serie di servizi collettivi forniti dai Comuni e che giustamente vanno pagati. Una nuova imposta che verrà quindi riscossa dai Comuni e sarà costituita da due componenti: uno per la gestione dei rifiuti urbani ed un altro per la copertura dei servizi indivisibili. La prima la pagherà chi occupa l’immobile, la seconda sarà a carico sia del proprietario sia dell’occupante. I Comuni potranno decidere come applicarla, anche se i parametri saranno decisi dallo Stato, così come le aliquote massime complessive. Questa decisione sarà formalizzata nella legge di stabilità che verrà presentata al Parlamento il 15 ottobre.

Al termine del Consiglio dei Ministri, il premier Enrico Letta ha dichiarato che l’operazione sull’Imu è stata fatta senza modificare il saldo dei conti pubblici, rimanendo, di fatto, sotto il 3% del rapporto deficit/pil. Ha rassicurato poi gli italiani che la nuova service tax non sarà un’Imu camuffata, che tutti i partiti della maggioranza avevano segnalato i problemi della vecchia Imu e che quindi non ci sono stati vincitori; ma in realtà, lo sappiamo tutti, questa è una grande vittoria che porta a casa principalmente il Pdl, che ha così rispettato le promesse fatte ai suoi elettori. Il Pd, cedendo alle pressioni di Berlusconi, ha rispettato gli accordi con il Pdl.

Il centrodestra esce dunque trionfante da una scontro portato ostinatamente avanti, senza cedere di un passo, mettendo a repentaglio la stessa stabilità del Governo, che almeno per ora è tornato ad essere un Governo senza scadenza, ipotesi impensabile fino a poche ore fa. In tutto quest’ottimismo i ministri del Pdl non hanno perso tempo e hanno pubblicato una nota congiunta per ringraziare pubblicamente il loro Presidente, Silvio Berlusconi: “La cancellazione di una tassa ingiusta e recessiva è certamente un risultato di tutto il governo, ma a noi ministri del Pdl sia consentito un ringraziamento particolare al presidente Berlusconi: senza la determinazione, la tenacia e la perseveranza con le quali il nostro leader ha voluto tener fede a un impegno assunto di fronte al Paese, questo risultato non ci sarebbe stato”. E come in ogni bella favola che si rispetti, almeno oggi possiamo dire che “vissero tutti felici e contenti”… loro, non certo noi!


È presente 1 commento

samolaco ha detto...

E' incredibile come gli Italiani si facciano abbindolare ancora dalle Vanna Marchi del momento ed il pregiudicato di Arcore la conosce bene questa arte del vendere fandonie ci toglie l'imu della prima casa, scusate ma erano bricciole andate a rivedere quanto avete pagato l'anno scorso e vedrete se ho ragione, l'anno prossimo questa tassa la pagheremo con gli interessi però avrà il pregio di non chiamarsi IMU come la chiameranno nessuno ancora lo sa ma tutti sanno che bisognerà pagare!!!

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa