martedì, agosto 13, 2013
 Il presidente Enrique Peña Nieto ha presentato un progetto di modifica della Costituzione che consentirà alla compagnia petrolifera statale Pemex di collaborare con privati nell’esplorazione e l’estrazione di idrocarburi. 

Misna -La riforma energetica promossa dal governo non prevede, come alcuni osservatori si attendevano,l’apertura al capitale privato; propone che possano essere accordati a Pemex permessi per associarsi a privati nelle attività di raffinazione, petrolchimiche, di trasporto e stoccaggio. Affinché la riforma diventi realtà è necessario modificare gli articoli 27 e 28 della Costituzione che dal 1938 sancisce il monopolio della compagnia di Stato sullo sfruttamento del gas e del petrolio in Messico,

attualmente 10° produttore mondiale secondo l’Opec. La riforma punta, almeno sulla carta, a rilanciare le attività della compagnia nazionale che ha registrato negli anni scorsi un calo della produzione facendo temere la riduzione degli introiti per le casse dello Stato, per il 35% dovuti alla Pemex. Peña Nieto ha assicurato che greggio e altri idrocarburi continueranno a fare parte del patrimonio esclusivo della nazione, così come la Pemex.

Secondo dati ufficiali, le riserve provate di greggio in Messico sono scese del 31,2% fra il 2003 e il 2012, passando da 20 a 13,8 miliardi di barili,.


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