Costerà 468 milioni di dollari e avrà impatto sulla vita di oltre 62 milioni di persone.
Misna - Il finanziamento al progetto per una centrale idroelettrica sulle cascate di Rusumo, in Rwanda ha ricevuto oggi l’approvazione finale della Banca Mondiale dopo anni di studi e valutazioni. L’istituto internazionale ha approvato il finanziamento per 340 milioni di dollari ai governi di Rwanda, Burundi e Tanzania, che beneficeranno dell’impianto, che produrrà circa 80 megawatt di elettricità. Ciascun paese riceverà un prestito di 133 milioni circa, da restituire senza interessi all’Associazione internazionale per lo sviluppo (Ida) che si occupa di finanziare progetti nei paesi in via di sviluppo. Si tratta di un’iniziativa importante per la regione dei Grandi Laghi, in cui l’accesso all’energia elettrica resta un sogno per molti. In Burundi, ad esempio, solo il 4% della popolazione può beneficiarne e il livello sale di poco, rispettivamente al 10 e al 17%, se ci si sposta in Rwanda o in Tanzania. Il progetto segue il metodo detto ‘a filo d’acqua’, che mira a ridurre gli impatti sociali e ambientali degli impianti idroelettrici.
Misna - Il finanziamento al progetto per una centrale idroelettrica sulle cascate di Rusumo, in Rwanda ha ricevuto oggi l’approvazione finale della Banca Mondiale dopo anni di studi e valutazioni. L’istituto internazionale ha approvato il finanziamento per 340 milioni di dollari ai governi di Rwanda, Burundi e Tanzania, che beneficeranno dell’impianto, che produrrà circa 80 megawatt di elettricità. Ciascun paese riceverà un prestito di 133 milioni circa, da restituire senza interessi all’Associazione internazionale per lo sviluppo (Ida) che si occupa di finanziare progetti nei paesi in via di sviluppo. Si tratta di un’iniziativa importante per la regione dei Grandi Laghi, in cui l’accesso all’energia elettrica resta un sogno per molti. In Burundi, ad esempio, solo il 4% della popolazione può beneficiarne e il livello sale di poco, rispettivamente al 10 e al 17%, se ci si sposta in Rwanda o in Tanzania. Il progetto segue il metodo detto ‘a filo d’acqua’, che mira a ridurre gli impatti sociali e ambientali degli impianti idroelettrici.
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