mercoledì, agosto 07, 2013
Messo a morte un uomo riconosciuto malato di mente  

Radio Vaticana - “Profondo dolore e sdegno”: sono questi i sentimenti espressi in un comunicato dalla Comunità di Sant’Egidio alla notizia dell’avvenuta esecuzione nello Stato americano della Florida di John Ferguson, il 65.enne condannato alla pene capitale per sei omicidi commessi 35 anni fa e poi riconosciuto affetto da gravi disturbi mentali. La Comunità denuncia una “palese disumanità” nel trattare questo caso, una “decisione che non tiene conto delle circostanze, già positivamente valutate nei vari gradi di giudizio, che avrebbero consigliato un trattamento diverso”. Sant’Egidio torna sul tema perché si tratta della seconda esecuzione in Florida in pochi giorni: in entrambi i casi, la morte è stata procurata per iniezione letale. “Tale severità – si legge ancora nel comunicato – fa pensare risponda non tanto a esigenze di giustizia, quanto piuttosto a ragioni attinenti alla ricerca di un facile e cinico consenso politico”. L’ultimo rinvio dell’esecuzione per Ferguson risaliva all’ottobre 2012, mentre per gli Stati Uniti si tratta della 23.ma esecuzione dall’inizio dell’anno.


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