L’Ue sta sviluppando un sistema a basso costo per rilevare i lampi con una precisione di 100 metri
GreenReport - Gli uomini sono da sempre convinti che essere colpiti da un fulmine sia un evento rarissimo, tanto che nel passato, da Zeus a Thor, il fulmine era legato ai capricci ed al potere assoluto delle divinità. La verità è che i fulmini sono una delle principali cause di morti e ferite legati agli eventi atmosferici, e che anche infrastrutture importanti, come aeroporti, ospedali, stadi e reti elettriche possono spesso essere seriamente danneggiate dai fulmini, in particolare i componenti che sono vulnerabili agli sbalzi di tensione. Il mercato per avere dati precisi sui fulmini è potenzialmente enorme. I servizi meteorologici di alcuni Stati membri dell’Ue forniscono già alcuni dati: nella maggior parte dei casi si tratta dell’incidenza dei fulmini sugli incendi boschivi ,che sarebbero la causa di circa il 16 % dei roghi di foreste nell’Ue, con un costo stimato in 70 milioni di euro solo per le attività di spegnimento. I danni prodotti dai fulmini sono comunque molto costosi per i consumatori, e spesso i dati non sono abbastanza accurati per capire davvero l’estensione del fenomeno.
A tutto questo cerca di dare una risposta il progetto Lightning Mapping and Supercell Tracking System (Lolight), un consorzio di 9 aziende di Austria, Grecia, Irlanda, Malta, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria, guidato dagli ungheresi del Mfkk Invention and Research Center Services e finanziato dall’Ue, che sta sviluppando un sistema a basso costo capace di rilevare i fulmini con una precisione di 100 metri. Il sistema è anche in grado di tracciare e prevedere fulmini in tempo reale e di mappare gli schemi dei fulmini in un’area di 200 km.
Secondo i ricercatori provenienti da Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia che lavorano a Lolight, «Questo progetto ha un potenziale commerciale eccezionale. La localizzazione precisa e veloce del luogo nel quale il fulmine colpirà può aiutare a ridurre i costi legati a questo fenomeno, come gli incendi boschivi. Anche le aziende fornitrici di energia elettrica trarranno beneficio da questo servizio, poiché potranno prepararsi a interruzioni del servizio causate dalle tempeste con piani proattivi di gestione del carico prima che le loro attività siano colpite».
L’Mfkk sottolinea che «Se le interruzioni di erogazione di energia elettrica non sono risolte velocemente, c’è il rischio di guasti a catena. Quando una linea elettrica non funziona, l’elettricità che prima fluiva lungo la linea danneggiata viene spinta verso altri percorsi. Se queste altre linee sono già vicine alla piena capacità, la scarica di elettricità le sovraccaricherà creando un effetto domino che costituisce la causa principale di enormi blackout».
Lolight rappresenta anche un risparmio sulle spese di aeroporti e del settore del controllo del traffico aereo: «Quando c’è rischio di fulmini, gli aerei devono cambiare rotta per aggirare la zona pericolosa, consumando carburante e ore di lavoro. Usando un monitoraggio preciso e in tempo reale, le rotte potrebbero essere pianificate in modo più accurato, il che sarebbe vantaggioso sia per l’industria che per i passeggeri».
GreenReport - Gli uomini sono da sempre convinti che essere colpiti da un fulmine sia un evento rarissimo, tanto che nel passato, da Zeus a Thor, il fulmine era legato ai capricci ed al potere assoluto delle divinità. La verità è che i fulmini sono una delle principali cause di morti e ferite legati agli eventi atmosferici, e che anche infrastrutture importanti, come aeroporti, ospedali, stadi e reti elettriche possono spesso essere seriamente danneggiate dai fulmini, in particolare i componenti che sono vulnerabili agli sbalzi di tensione. Il mercato per avere dati precisi sui fulmini è potenzialmente enorme. I servizi meteorologici di alcuni Stati membri dell’Ue forniscono già alcuni dati: nella maggior parte dei casi si tratta dell’incidenza dei fulmini sugli incendi boschivi ,che sarebbero la causa di circa il 16 % dei roghi di foreste nell’Ue, con un costo stimato in 70 milioni di euro solo per le attività di spegnimento. I danni prodotti dai fulmini sono comunque molto costosi per i consumatori, e spesso i dati non sono abbastanza accurati per capire davvero l’estensione del fenomeno.
A tutto questo cerca di dare una risposta il progetto Lightning Mapping and Supercell Tracking System (Lolight), un consorzio di 9 aziende di Austria, Grecia, Irlanda, Malta, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria, guidato dagli ungheresi del Mfkk Invention and Research Center Services e finanziato dall’Ue, che sta sviluppando un sistema a basso costo capace di rilevare i fulmini con una precisione di 100 metri. Il sistema è anche in grado di tracciare e prevedere fulmini in tempo reale e di mappare gli schemi dei fulmini in un’area di 200 km.
Secondo i ricercatori provenienti da Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia che lavorano a Lolight, «Questo progetto ha un potenziale commerciale eccezionale. La localizzazione precisa e veloce del luogo nel quale il fulmine colpirà può aiutare a ridurre i costi legati a questo fenomeno, come gli incendi boschivi. Anche le aziende fornitrici di energia elettrica trarranno beneficio da questo servizio, poiché potranno prepararsi a interruzioni del servizio causate dalle tempeste con piani proattivi di gestione del carico prima che le loro attività siano colpite».
L’Mfkk sottolinea che «Se le interruzioni di erogazione di energia elettrica non sono risolte velocemente, c’è il rischio di guasti a catena. Quando una linea elettrica non funziona, l’elettricità che prima fluiva lungo la linea danneggiata viene spinta verso altri percorsi. Se queste altre linee sono già vicine alla piena capacità, la scarica di elettricità le sovraccaricherà creando un effetto domino che costituisce la causa principale di enormi blackout».
Lolight rappresenta anche un risparmio sulle spese di aeroporti e del settore del controllo del traffico aereo: «Quando c’è rischio di fulmini, gli aerei devono cambiare rotta per aggirare la zona pericolosa, consumando carburante e ore di lavoro. Usando un monitoraggio preciso e in tempo reale, le rotte potrebbero essere pianificate in modo più accurato, il che sarebbe vantaggioso sia per l’industria che per i passeggeri».
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