Un operatore umanitario di Medici senza frontiere (Msf) è morto in seguito ad un attacco di uomini armati ad un convoglio dell’organizzazione, alle porte di Juba. In una nota pubblicata oggi Msf riferisce che nell’attacco, avvenuto lo scorso 5 agosto, due membri dell’organizzazione sono stati gravemente feriti.
Misna - Due giorni dopo, uno di loro è morto per le ferite riportate. “L’auto mostrava chiaramente i contrassegni di Msf” precisa la nota, secondo cui “le esatte circostanze di quest’attacco non sono ancora chiare.I dirigenti hanno condannato l’episodio definendo “inspiegabile” l’attacco a una organizzazione umanitaria che opera in Sud Sudan da oltre trent’anni. A vittima si chiamava Joseph e aveva 28 anni, lavorava per l’organizzazione dal 2012.
Interrogata sulla vicenda dal quotidiano Sudan Tribune, la polizia sud sudanese non si è pronunciata. “Commentiamo solo i casi su cui indaghiamo” ha detto il portavoce James Mande Enoka, secondo cui Msf non ha ancora presentato nessuna denuncia sull’accaduto.
Misna - Due giorni dopo, uno di loro è morto per le ferite riportate. “L’auto mostrava chiaramente i contrassegni di Msf” precisa la nota, secondo cui “le esatte circostanze di quest’attacco non sono ancora chiare.I dirigenti hanno condannato l’episodio definendo “inspiegabile” l’attacco a una organizzazione umanitaria che opera in Sud Sudan da oltre trent’anni. A vittima si chiamava Joseph e aveva 28 anni, lavorava per l’organizzazione dal 2012.
Interrogata sulla vicenda dal quotidiano Sudan Tribune, la polizia sud sudanese non si è pronunciata. “Commentiamo solo i casi su cui indaghiamo” ha detto il portavoce James Mande Enoka, secondo cui Msf non ha ancora presentato nessuna denuncia sull’accaduto.
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