martedì, settembre 10, 2013
Una sentenza “inapplicabile”, contro la quale Bogotà protesterà formalmente questo mese in occasione dell’Assemblea generale dell’Onu: il capo di Stato colombiano, Juan Manuel Santos, ha definito così un verdetto della Corte internazionale di giustizia relativo a una disputa frontaliera tra il suo paese e il Nicaragua.

Misna - Secondo il presidente, riferisce l’emittente di Bogotà Radio Caracol, la sentenza è “inapplicabile” perché non tutela i diritti dei colombiani residenti nelle isole oggetto del contenzioso e perché qualsiasi modifica dei confini deve essere sancita da un trattato bilaterale. Santos ha espresso la sua posizione con un discorso trasmesso dalla radio e dalla televisione ieri sera. La giurisdizione della Corte internazionale di giustizia dell’Aia era in realtà stata già respinta da Bogotà una prima volta all’indomani della sentenza, nel novembre scorso.

Il contenzioso riguarda un’area marittima che comprende un arcipelago formato dalle isole di San Andrés, Providencia e Santa Catalina. I giudici dell’Aia hanno riconosciuto al Nicaragua la sovranità su un’area di circa 70.000 chilometri quadrati potenzialmente ricca di idrocarburi, parte della Colombia sulla base di un trattato risalente al 1928.


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