Oggi, 5 settembre, ricorre il sedicesimo anniversario della morte di Madre Teresa di Calcutta. Cosa ha da dirci ancora questa donna?
«Importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore». Questo non è che una delle tante riflessioni che Madre Teresa di Calcutta ha fatto nel corso della sua vita. E ancora: «La fame d'amore è molto più difficile da rimuovere che la fame di pane». In un mondo così affaccendato negli impegni quotidiani, sembra quasi che non ci sia più spazio per amare né per occuparsi dei bisogni dell'altro. Sembra quasi che il grande inganno di questo secolo sia proprio la solitudine, che Madre Teresa classificava come la peggiore malattia dell'uomo. Sembra che ognuno sia una monade nel suo mondo, con i suoi interessi e le sue preoccupazioni, mentre gli altri sono solo degli accessori per soddisfare le proprie necessità. L'esempio di Madre Teresa ci mostra che la via dell'amore è possibile, anche se faticosa. «Trova il tempo di essere amico - diceva la Beata di Calcutta - è la strada della felicità».
La Chiesa cattolica oggi fa memoria della Beata di Calcutta, morta esattamente 16 anni fa, il 5 settembre 1997, senza far rumore, pur essendo uno dei personaggi più famosi del mondo dell'epoca. Se ben ricordate, qualche giorno prima, il 31 agosto 1997, ci fu quel terribile incidente che costò la vita alla principessa Diana e al suo compagno Dodi al-Fayed. Ricordo, come se fosse oggi, che i telegiornali di allora dedicarono innumerevoli servizi alla morte della principessa, cosicché, quando si spense Madre Teresa, le riservarono un piccolo servizio di coda. Perché in fondo, Madre Teresa è morta come è vissuta: nell'umiltà e nella piccolezza.
Il ricordo di Madre Teresa oggi ci spinge a fermarci un pò di più sui bisogni degli altri. Non c'è bisogno di partire per missioni lontane, in India o in Africa, per soccorrere il povero. In fondo, ognuno di noi è un mendicante d'amore.
«Importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore». Questo non è che una delle tante riflessioni che Madre Teresa di Calcutta ha fatto nel corso della sua vita. E ancora: «La fame d'amore è molto più difficile da rimuovere che la fame di pane». In un mondo così affaccendato negli impegni quotidiani, sembra quasi che non ci sia più spazio per amare né per occuparsi dei bisogni dell'altro. Sembra quasi che il grande inganno di questo secolo sia proprio la solitudine, che Madre Teresa classificava come la peggiore malattia dell'uomo. Sembra che ognuno sia una monade nel suo mondo, con i suoi interessi e le sue preoccupazioni, mentre gli altri sono solo degli accessori per soddisfare le proprie necessità. L'esempio di Madre Teresa ci mostra che la via dell'amore è possibile, anche se faticosa. «Trova il tempo di essere amico - diceva la Beata di Calcutta - è la strada della felicità».
La Chiesa cattolica oggi fa memoria della Beata di Calcutta, morta esattamente 16 anni fa, il 5 settembre 1997, senza far rumore, pur essendo uno dei personaggi più famosi del mondo dell'epoca. Se ben ricordate, qualche giorno prima, il 31 agosto 1997, ci fu quel terribile incidente che costò la vita alla principessa Diana e al suo compagno Dodi al-Fayed. Ricordo, come se fosse oggi, che i telegiornali di allora dedicarono innumerevoli servizi alla morte della principessa, cosicché, quando si spense Madre Teresa, le riservarono un piccolo servizio di coda. Perché in fondo, Madre Teresa è morta come è vissuta: nell'umiltà e nella piccolezza.
Il ricordo di Madre Teresa oggi ci spinge a fermarci un pò di più sui bisogni degli altri. Non c'è bisogno di partire per missioni lontane, in India o in Africa, per soccorrere il povero. In fondo, ognuno di noi è un mendicante d'amore.
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