domenica, settembre 29, 2013
Sensibilizzare turisti, tifosi, atleti, dirigenti e giornalisti, che si recheranno in Brasile per i Mondiali di Calcio del 2014, sulla piaga della prostituzione minorile. Rafforzare, in occasione di questo grande evento che sarà accompagnato da un rilevante afflusso di turisti, l’impegno contro lo sfruttamento sessuale. Sono queste le finalità della Campagna lanciata ieri a Roma, da Ecpat, organizzazione che difende i diritti dei bambini dai pericoli del turismo sessuale.

Radio Vaticana - Una porta, metafora di sogni sportivi infranti o realizzati, riflette sul campo la sagoma di una prigione. E’ l’immagine proposta da Ecpat per lanciare, nella Giornata Internazionale del Turismo, la Campagna “Non voltarti dall’altra parte” e per ricordare che i reati legati alla prostituzione minorile prevedono la reclusione. In Brasile, dove si disputerà nel 2014 il campionato del mondo di calcio, il 30% della popolazione e quasi la metà dei bambini vivono sotto la soglia della povertà. In questo allarmante scenario, è drammaticamente diffuso il turpe fenomeno dello sfruttamento sessuale. Si stima, in particolare, che i bambini vittime della prostituzione siano oltre 500mila. Alla conferenza stampa per presentare la Campagna di Ecpat è intervenuto anche il ministro italiano dei Beni e delle attività culturali e dei Turismo, Massimo Bray:
R. - Quella del turismo sessuale è una vergogna del nostro tempo, che dobbiamo affrontare per individuare tutti gli strumenti al fine di debellarla. Credo ci sia molta energia nella società, nei cittadini che incontro: un’energia positiva che ci chiede questo cambiamento; ci chiede di prestare attenzione a quella che deve essere una crescita rispettosa del valore di ogni individuo. I bambini sono gli esseri più indifesi a volte, ma sono anche i futuri cittadini e dobbiamo rispetto ai loro sogni e alle loro speranze. Questo è un impegno importante.

D. - I mondiali di calcio possono purtroppo trasformarsi per alcuni di loro in un incubo…
R. - Il governo solleciterà tutte le nostre strutture che, in qualche modo, si impegneranno per evitare questo pericolo. Il modo in cui accogliamo e allo stesso tempo favoriamo il turismo fuori dall’Italia devono essere il punto di partenza per una sensibilizzazione generale affinché questo fenomeno si fermi e per evitare che alcune grandi manifestazioni sportive, o di interesse culturale, si possano trasformare in occasioni di perdita di quei valori di dignità umana come spesso è accaduto.

Il previsto incremento dello sfruttamento sessuale in occasione dei Mondiali di Calcio fa crescere la posta in palio della sensibilizzazione. Secondo recenti stime, gli italiani sono ai primi posti in Brasile, insieme con portoghesi e tedeschi, nella vergognosa classifica dei turisti sessuali con minori.

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