domenica, settembre 01, 2013
A piedi da Assisi a Gubbio. È partito il pellegrinaggio per ripercorrere le orme di Francesco e celebrare la Giornata nazionale per la Custodia del Creato. Insieme ai pellegrini stanno percorrendo i 40 km tra Assisi e Gubbio una ventina di giornalisti della rete Greenaccord

di Martina Valentini

Perugia – Le motivazioni che spingono i pellegrini a coprire i 40 chilometri che separano Assisi e Gubbio sono probabilmente tante quante i pellegrini stessi. Provare un’esperienza nuova, ripercorrere i passi di San Francesco, rinsaldare il collegamento con il proprio Io interiore, riscoprire la propria fede, vedere negli altri una risorsa per il proprio futuro. Per venti dei pellegrini presenti lungo il percorso, c’è però un significato ulteriore: provare in prima persona l’esperienza del pellegrinaggio per cercare di trasmettere le sensazioni, i colori, i profumi, i sentimenti ai propri lettori e per sottolineare l’importanza di una riscoperta del rapporto tra Uomo e Natura. Sono i giornalisti della stampa cattolica e specializzati in comunicazione ambientale della rete Greenaccord Onlus, media partner della 5° edizione del Sentiero di Francesco, l’iniziativa organizzata dalle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e Gubbio con il patrocinio della Regione Umbria e il supporto del Consorzio Umbria&Francesco’s way. Un’edizione particolarmente significativa quella che ha preso il via stamattina da Assisi dopo l’Angelus del Papa. Sia per il grande numero di partecipanti (sono circa 500 i pellegrini lungo il percorso, provenienti da tutta Italia e vari Paesi d’Europa) sia perché coincide con la Giornata nazionale per la Custodia del Creato.

“Per trasmettere nel migliore dei modi i valori di fratellanza, di solidarietà, di riconciliazione, di riscoperta dell’importanza di tutelare gli ecosistemi naturali, non basta stare dietro alla scrivania chiusi dentro una redazione, né scorrere le agenzie di stampa. Bisogna provare questa esperienza in prima persona. Per questo abbiamo accolto con grande entusiasmo l’invito del vescovo di Gubbio di far partecipare al cammino alcuni dei giornalisti aderenti alla nostra rete” spiega Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord. “Per noi è anche un modo simbolico e al tempo stesso concretissimo di dare continuità ai temi trattati dai relatori intervenuti al 10° Forum nazionale dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato ospitato a Trento nel giugno scorso”.

Quello di oggi è il primo dei tre giorni del cammino che ripercorrerà a piedi l’itinerario tra Assisi, Valfabbrica e Gubbio compiuto dal Santo nell’inverno tra il 1206 e il 1207, dopo aver rinunciato ai suoi beni materiali e all’autorità paterna. “Francesco venne a Gubbio da uomo finalmente libero” spiega il vescovo della cittadina umbra, Mario Ceccobelli. “Abbiamo pensato di riproporre quel cammino, che è sia fisico sia interiore, legandolo al tema della riconciliazione. Con sé stessi, con i fratelli, con Dio, con il Creato”.

“Con questa iniziativa - aggiunge il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino - vogliamo ricordare il messaggio che il Santo ci ha dato quando si è spogliato di tutto: dobbiamo imparare dove risiede il reale senso dell’esistenza. Dobbiamo imparare a godere di ciò che è più in profondità e non bearci dell’accumulo, del possesso e del dominio. Dobbiamo guardare agli altri con generosità e apertura”.

Ma il Sentiero è anche una straordinaria occasione di riscoperta delle radici comuni dell’Europa. “L’identità culturale europea – osserva il sindaco di Assisi, Claudio Ricci – nasce attraverso i grandi cammini. Quell’esperienza oggi è si trasforma nell’essenza della nuova economia del noi. Nel cammino c’è la meta. Economica, spirituale, culturale. I cammini si percorrono da soli, dentro noi stessi, ma lungo la strada c’è bisogno di aiuto e si incontrano persone disposte a venirci in soccorso. Sono gesti che ci insegnano l’economia della condivisione, che è il senso francescano della comunità”.

L’itinerario “geografico” prevede, oggi, l’arrivo a Valfabbrica dopo una sosta al Bosco di San Francesco, splendido esempio di paesaggio rurale di 64 ettari e 800 anni di storia recuperato dal FAI – Fondo Ambiente Italiano. Domani, partenza da Valfabbrica, sosta nella chiesa francescana di Caprignone e arrivo all’eremo di San Pietro in Vigneto. Il terzo e ultimo giorno, partenza da San Pietro in Vigneto, sosta all’abbazia di Vallingegno e arrivo a Gubbio, presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria (detta della Vittorina), considerato il luogo dell’incontro fra san Francesco e il Lupo.

Nella terza giornata del Sentiero, all’arrivo a Gubbio, da quest’anno sarà infine recuperato il Premio internazionale “Lupo di Gubbio” per la riconciliazione, assegnato a personaggi o realtà organizzate che si siano distinte per episodi o percorsi di riconciliazione. Il tutto nell’ambito di una serata di musica, testimonianze, storie e spettacolo.


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