giovedì, settembre 26, 2013
Una soluzione politica per la Siria accompagnata da una forte azione umanitaria, e flessibilità nella riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Le ha invocate ieri il presidente del Consiglio italiano, Letta, all’Assemblea generale, da dove ha anche lanciato un appello contro l’odio religioso.

Radio Vaticana - "L’Italia invita tutti i membri del Consiglio di sicurezza e gli altri attori internazionali a non risparmiare gli sforzi nella ricerca di soluzioni politiche al conflitto siriano”, ha detto Enrico Letta, ricordando l’impegno italiano a preservare il ruolo delle Nazioni Unite quale supremo guardiano della pace. Il premier ha poi chiesto all’Onu di non “smettere mai di agire per contrastare l’odio religioso ed il fondamentalismo”, citando l’ennesimo attacco contro i cristiani avvenuto in Pakistan tre giorni fa. Quindi ha usato le parole del Papa per richiamare le nazioni a combattere la "globalizzazione dell’indifferenza", e a "sentire la sofferenza dei migranti come nostra”. Sulla riforma del Consiglio di sicurezza, tema caldo per l’Italia, Letta si è appellato a gli Stati membri affinchè mostrino apertura al compromesso. Il presidente del Consiglio oggi incontrerà il presidente iraniano, Hassan Rohani.

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