Architetto conosciuto e stimato nel mondo
Città Nuova - La notizia della nomina a senatore a vita dell’architetto genovese Renzo Piano appare carica di significati. In primo luogo, si tratta del riconoscimento al pensiero e alle opere di un architetto conosciuto e stimato in tutto il mondo. Nato a Genova in una famiglia di costruttori, Piano si è laureato al Politecnico di Milano, e da lì ha avviato una carriera scandita da grandi opere. Tra le molte ricordiamo: il Centre Pompidou a Parigi, la ristrutturazione del Porto Antico di Genova, per l’Expo ‘92, la ricostruzione dell’area di Potsdamer Platz a Berlino, il nuovo Auditorium Parco della Musica di Roma, la Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, il nuovo palazzo di Giustizia di Parigi, il campus della Columbia University a New York.
Una vocazione architettonica che si è sempre distinta per l’attenzione alla dimensione pubblica e civile, e per la dimensione ambientale e sostenibile di ogni intervento nello spazio di vita dell’uomo.
La nomina trascende però la pur singolare biografia di Renzo Piano, indicando come l’architettura possa costituire una risorsa per la cultura e la politica di questo Paese. Un riconoscimento ad un mestiere che opera attraverso la trasformazione fisica del mondo e il miglioramento della vita dell’uomo.
E insieme un monito affinchè l'architettura esca dalle segrete stanze delle archistar, delle conventicole e dei circoli degli interessi privati - entro cui spesso si richiude -, per tornare ad essere missione civile, impegno per il bene della polis.
La bella Italia ha bisogno di figure che sappiano spendersi per il bene comune e la salvaguardia delle nostre più grandi ricchezze: paesaggio, cultura, arte, ricerca (articolo 9 della Costituzione). Ci auguriamo che questi temi sempre più divengano per Renzo Piano impegno concreto e missione.
Città Nuova - La notizia della nomina a senatore a vita dell’architetto genovese Renzo Piano appare carica di significati. In primo luogo, si tratta del riconoscimento al pensiero e alle opere di un architetto conosciuto e stimato in tutto il mondo. Nato a Genova in una famiglia di costruttori, Piano si è laureato al Politecnico di Milano, e da lì ha avviato una carriera scandita da grandi opere. Tra le molte ricordiamo: il Centre Pompidou a Parigi, la ristrutturazione del Porto Antico di Genova, per l’Expo ‘92, la ricostruzione dell’area di Potsdamer Platz a Berlino, il nuovo Auditorium Parco della Musica di Roma, la Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, il nuovo palazzo di Giustizia di Parigi, il campus della Columbia University a New York.
Una vocazione architettonica che si è sempre distinta per l’attenzione alla dimensione pubblica e civile, e per la dimensione ambientale e sostenibile di ogni intervento nello spazio di vita dell’uomo.
La nomina trascende però la pur singolare biografia di Renzo Piano, indicando come l’architettura possa costituire una risorsa per la cultura e la politica di questo Paese. Un riconoscimento ad un mestiere che opera attraverso la trasformazione fisica del mondo e il miglioramento della vita dell’uomo.
E insieme un monito affinchè l'architettura esca dalle segrete stanze delle archistar, delle conventicole e dei circoli degli interessi privati - entro cui spesso si richiude -, per tornare ad essere missione civile, impegno per il bene della polis.
La bella Italia ha bisogno di figure che sappiano spendersi per il bene comune e la salvaguardia delle nostre più grandi ricchezze: paesaggio, cultura, arte, ricerca (articolo 9 della Costituzione). Ci auguriamo che questi temi sempre più divengano per Renzo Piano impegno concreto e missione.
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