Un commento sul nuovo libro di Luigi Guglielmoni e Fausto Negri, edito da Paoline
Spesso ci si trova a fare catechismo ai bambini della propria parrocchia senza sapere neppure per quale motivo... forse perché il parroco ce lo ha chiesto, oppure semplicemente perché amiamo i bambini. Ad ogni modo, tante volte all’interno della Chiesa la figura del catechista è messa in secondo piano e molti catechisti lo sentono come un peso. Nel libro “Beatitudini del catechista”, invece, gli autori affermano che dietro ogni catechista c’è una chiamata, che non viene né dal parroco né dall’amore per i bambini, ma direttamente da Gesù Cristo. «Il catechista – spiegano gli autori – è un cristiano laico, che avverte una chiamata a seguire Cristo più da vicino, mettendosi pubblicamente al servizio dell’annuncio evangelico. Il catechista evidenzia in modo libero, generoso e competente una dimensione che oggettivamente caratterizza ogni membro della Chiesa: porsi al servizio esplicito del Vangelo. La testimonianza silenziosa non basta. Se “l’amore di Cristo ci possiede”, diventa naturale il parlarne, con naturalezza». Il catechista è, dunque, un missionario del Vangelo, che ricopre il nobile ministero di annuncio della Parola. «E’ poi compito del catechista – continuano gli autori – parlare in modo appassionato, portando a maturazione il buono che c’è dentro ogni persona. Egli non deve preoccuparsi prima di tutto dei difetti o delle debolezze altrui, ma di avere un amore grande, un ideale forte, molta attenzione… e fiducia nel Signore». «Il catechista non è un insegnante che cala la verità dall’alto e nemmeno un Superman, ma una persona in cammino, un fratello/sorella maggiore disposto a fare un pezzo di strada insieme per cercare il tesoro da recuperare».
Il libro aiuta il catechista (o i catechisti, se letto in un cammino di gruppo) a scoprire la propria vocazione sulla scia di illustri personaggi biblici: da Abramo a Tobia, passando per Mosé, Samuele, Davide, Elia, Isaia e Giona. Ognuno di essi ha vissuto e testimoniato la fede in modo diverso, per cui il catechista è chiamato a confrontarsi con questi modelli e a non risparmiarsi nell’amore. «Chi ama – affermano gli autori, richiamandosi all’esperienza di Isaia – ha sempre qualcosa da dire e da fare, trova sempre soluzioni; chi non ama, trova solo scuse. Non è in gioco la organizzazione, ma l’adesione al Signore».
Il libro è organizzato molto bene: ogni capitolo è associato ad un personaggio biblico e contiene non soltanto questo momento di formazione, ma anche preghiere, spunti di riflessione e proposte. Spiccano poi, alla fine di ogni capitolo, le Beatitudini del catechista, da cui il nome del libro: si tratta di “beatitudini” vere e proprie, sulla scia di quelle evangeliche. A titolo di esempio, ecco qualche strofa di quella alla fine del capitolo su Elia: «Beato il catechista che solo nel Signore cerca la sua gioia e la sua ricompensa e supera anche i suoi momenti difficili. Beato il catechista che è tanto umile da saper chiedere aiuto e consiglio agli altri, senza isolarsi in solitudine. […] Beato il catechista che ridona fiducia a chi è bloccato da errori del passato e non riesce a intravedere futuro».
Questo libro è indicato a tutti coloro che sentono questo tipo di chiamata, ma anche a coloro che si sentono cristiani e desiderano ardentemente annunciare il Vangelo ai propri fratelli.
Spesso ci si trova a fare catechismo ai bambini della propria parrocchia senza sapere neppure per quale motivo... forse perché il parroco ce lo ha chiesto, oppure semplicemente perché amiamo i bambini. Ad ogni modo, tante volte all’interno della Chiesa la figura del catechista è messa in secondo piano e molti catechisti lo sentono come un peso. Nel libro “Beatitudini del catechista”, invece, gli autori affermano che dietro ogni catechista c’è una chiamata, che non viene né dal parroco né dall’amore per i bambini, ma direttamente da Gesù Cristo. «Il catechista – spiegano gli autori – è un cristiano laico, che avverte una chiamata a seguire Cristo più da vicino, mettendosi pubblicamente al servizio dell’annuncio evangelico. Il catechista evidenzia in modo libero, generoso e competente una dimensione che oggettivamente caratterizza ogni membro della Chiesa: porsi al servizio esplicito del Vangelo. La testimonianza silenziosa non basta. Se “l’amore di Cristo ci possiede”, diventa naturale il parlarne, con naturalezza». Il catechista è, dunque, un missionario del Vangelo, che ricopre il nobile ministero di annuncio della Parola. «E’ poi compito del catechista – continuano gli autori – parlare in modo appassionato, portando a maturazione il buono che c’è dentro ogni persona. Egli non deve preoccuparsi prima di tutto dei difetti o delle debolezze altrui, ma di avere un amore grande, un ideale forte, molta attenzione… e fiducia nel Signore». «Il catechista non è un insegnante che cala la verità dall’alto e nemmeno un Superman, ma una persona in cammino, un fratello/sorella maggiore disposto a fare un pezzo di strada insieme per cercare il tesoro da recuperare».
Il libro aiuta il catechista (o i catechisti, se letto in un cammino di gruppo) a scoprire la propria vocazione sulla scia di illustri personaggi biblici: da Abramo a Tobia, passando per Mosé, Samuele, Davide, Elia, Isaia e Giona. Ognuno di essi ha vissuto e testimoniato la fede in modo diverso, per cui il catechista è chiamato a confrontarsi con questi modelli e a non risparmiarsi nell’amore. «Chi ama – affermano gli autori, richiamandosi all’esperienza di Isaia – ha sempre qualcosa da dire e da fare, trova sempre soluzioni; chi non ama, trova solo scuse. Non è in gioco la organizzazione, ma l’adesione al Signore».
Il libro è organizzato molto bene: ogni capitolo è associato ad un personaggio biblico e contiene non soltanto questo momento di formazione, ma anche preghiere, spunti di riflessione e proposte. Spiccano poi, alla fine di ogni capitolo, le Beatitudini del catechista, da cui il nome del libro: si tratta di “beatitudini” vere e proprie, sulla scia di quelle evangeliche. A titolo di esempio, ecco qualche strofa di quella alla fine del capitolo su Elia: «Beato il catechista che solo nel Signore cerca la sua gioia e la sua ricompensa e supera anche i suoi momenti difficili. Beato il catechista che è tanto umile da saper chiedere aiuto e consiglio agli altri, senza isolarsi in solitudine. […] Beato il catechista che ridona fiducia a chi è bloccato da errori del passato e non riesce a intravedere futuro».
Questo libro è indicato a tutti coloro che sentono questo tipo di chiamata, ma anche a coloro che si sentono cristiani e desiderano ardentemente annunciare il Vangelo ai propri fratelli.
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