Caso Priebke, il presidente dell'Associazione Ebrei immigrati definisce assurdo quanto detto dal suo legale
"Delirante, inconcepibile,con tutti gli estremi di apologia di strage"
Così il presidente dell'Associazione Ebrei immigrati dall'Italia a Israele definisce quanto detto dal legale di Priebke. "Di nuovo-deplora Vito Anav-si confondono i diritti delle vittime con quelli del carnefice. Solo persone all'oscuro dei fatti o, peggio, di dubbia morale, possono definire un boia nazista riconosciuto colpevole da una corte un simbolo di 'dignità,libertà e sopportazione'. Con frasi simili i 335 morti delle Ardeatine vengono trucidati di nuovo".
Priebke, il presidente dell'Unione delle comunità Ebraiche Italiane, Gattegna: "No ai provocatori"
"Il caso Priebke ha purtroppo stimolato molte malsane smanie di protagonismo, ma infine la realtà può essere ristabilita. L'affronto di assistere a celebrazioni in onore di chi dei romani è stato torturatore e assassino è stato risparmiato". Lo dice il presidente dell'Unione delle comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna. Le nostre istanze, aggiunge, sono state accolte,"non si illudano ora i provocatori di professione che sperano di fare del caso Priebke un'occasione di notorietà e farneticazioni negazioniste".
Così il presidente dell'Associazione Ebrei immigrati dall'Italia a Israele definisce quanto detto dal legale di Priebke. "Di nuovo-deplora Vito Anav-si confondono i diritti delle vittime con quelli del carnefice. Solo persone all'oscuro dei fatti o, peggio, di dubbia morale, possono definire un boia nazista riconosciuto colpevole da una corte un simbolo di 'dignità,libertà e sopportazione'. Con frasi simili i 335 morti delle Ardeatine vengono trucidati di nuovo".
Priebke, il presidente dell'Unione delle comunità Ebraiche Italiane, Gattegna: "No ai provocatori"
"Il caso Priebke ha purtroppo stimolato molte malsane smanie di protagonismo, ma infine la realtà può essere ristabilita. L'affronto di assistere a celebrazioni in onore di chi dei romani è stato torturatore e assassino è stato risparmiato". Lo dice il presidente dell'Unione delle comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna. Le nostre istanze, aggiunge, sono state accolte,"non si illudano ora i provocatori di professione che sperano di fare del caso Priebke un'occasione di notorietà e farneticazioni negazioniste".
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