mercoledì, ottobre 30, 2013
La polizia egiziana ha fatto irruzione nel campus dell’università di al Azhar per disperdere centinaia di manifestanti a sostegno del presidente deposto Mohammed Morsi, a pochi giorni dall’apertura del processo a suo carico al Cairo.  

Misna - Il ministero degli Interni ha confermato l’invio di agenti antisommossa nel prestigioso ateneo, precisando di aver ricevuto richiesta in tal senso dal rettore dell’Università. Si tratta del primo intervento della polizia in un’università egiziana dal 2010, dopo che la sicurezza degli atenei del paese è passata – per legge – nelle mani di compagnie private. Secondo l’agenzia stampa Mena, gli agenti sono intervenuti dopo che alcuni studenti avevano – nel corso delle ultime settimane – saccheggiato uffici dell’amministrazione e sparato alcuni colpi con fucili da caccia nel cortile dell’ateneo. Gli studenti scesi in strada avevano invocato anche le dimissioni del rettore e del grande imam del centro teologico a cui è collegata l’università.

Per i sostenitori della Fratellanza musulmana decimati dagli arresti e dalla dura repressione delle autorità, le università sono diventate – dalla riapertura dell’anno accademico, circa un mese fa – l’ultimo bastione della rivolta contro l’attuale governo sostenuto dai militari.


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