È stato completato ad Ashegoda il parco eolico più grande d’Africa
Misna -Lo hanno annunciato le autorità di Addis Abeba secondo cui la centrale, situata a 18 chilometri dalla città settentrionale di Mekelle, produrrà 400 milioni di Kwh di energia all’anno. In costruzione dal 2008, l’impianto è stato fino ad oggi in grado di produrre e inviare alla rete 90 milioni di kWh di elettricità. La struttura – prima nel suo genere in Etiopia – ha attivato le sue prime turbine nel 2009. Oggi, grazie anche a finanziamenti internazionali, l’impianto è costituito da 84 turbine di ultima generazione.
A presenziare all’inaugurazione, oltre a vari esponenti governativi, c’era lo stesso primo ministro Hailemariam Desalegn, che ha ribadito come la corsa all’energia pulita sia una delle priorità del governo. Oltre al vantaggioso potenziale eolico, infatti, il paese africano vanta un settore idroelettrico e geotermico all’avanguardia.
E tuttavia il nuovo parco non ha mancato di suscitare polemiche: oltre 700 famiglie di agricoltori – secondo le denunce di alcune organizzazioni non governative – sono state sfollate per consentire i lavori di installazione delle turbine e in molti hanno lamentato un basso indennizzo fornito dal governo come risarcimento.
L’Etiopia punta a diventare leader regionale nella produzione ed esportazione di energia rinnovabile entro il 2025.
Misna -Lo hanno annunciato le autorità di Addis Abeba secondo cui la centrale, situata a 18 chilometri dalla città settentrionale di Mekelle, produrrà 400 milioni di Kwh di energia all’anno. In costruzione dal 2008, l’impianto è stato fino ad oggi in grado di produrre e inviare alla rete 90 milioni di kWh di elettricità. La struttura – prima nel suo genere in Etiopia – ha attivato le sue prime turbine nel 2009. Oggi, grazie anche a finanziamenti internazionali, l’impianto è costituito da 84 turbine di ultima generazione.
A presenziare all’inaugurazione, oltre a vari esponenti governativi, c’era lo stesso primo ministro Hailemariam Desalegn, che ha ribadito come la corsa all’energia pulita sia una delle priorità del governo. Oltre al vantaggioso potenziale eolico, infatti, il paese africano vanta un settore idroelettrico e geotermico all’avanguardia.
E tuttavia il nuovo parco non ha mancato di suscitare polemiche: oltre 700 famiglie di agricoltori – secondo le denunce di alcune organizzazioni non governative – sono state sfollate per consentire i lavori di installazione delle turbine e in molti hanno lamentato un basso indennizzo fornito dal governo come risarcimento.
L’Etiopia punta a diventare leader regionale nella produzione ed esportazione di energia rinnovabile entro il 2025.
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