Le nuove abitazioni sorgeranno nell'insediamento di Ramat Shlomo. La decisione giunge a pochi giorni dal rilascio di 26 detenuti palestinesi. Per i funzionari del governo i nuovi insediamenti sono frutto di un accordo stipulato con Usa e Autorità palestinese, ma Ramallah nega.
Tel Aviv (AsiaNews) - Il governo israeliano ha approvato altre 1500 unità abitative nell'insediamento di Ramat Shlomo nella parte est di Gerusalemme. Il permesso per la costruzione di nuovi lotti, firmato dal premier Benjamin Netenyahu e da Gideon Saar, ministro degli Interni, giunge pochi giorni dopo la liberazione di 26 detenuti palestinesi, frutto degli accordi con gli Stati Uniti per la ripresa dei colloqui di pace fra Israele e Palestina.
Già in agosto Israele aveva agito con il medesimo metodo, annunciando la costruzione di 2mila abitazioni pochi giorni dopo il rilascio di altri 26 detenuti palestinesi imprigionati prima degli accordi di Oslo.
La scorsa settimana un funzionario israeliano ha sottolineato che nuovi lotti abitativi sarebbero sorti a Gerusalemme Est, frutto di un'intesa raggiunta con il benestare dell'Autorità palestinese e del governo statunitense. Tuttavia Ramallah, che considera gli insediamenti uno dei principali ostacoli agli accordi di pace con Israele, nega che vi sia stato alcun accordo.
Secondo i media israeliani, Netanyahu e Saar avrebbero deciso di portare avanti altri due progetti a Gerusalemme est: un centro archeologico e turistico situato, vicino alle mura della Città Vecchia, e la realizzazione di un parco nazionale sulle pendici del Monte Scopus in Cisgiordania.
Tel Aviv (AsiaNews) - Il governo israeliano ha approvato altre 1500 unità abitative nell'insediamento di Ramat Shlomo nella parte est di Gerusalemme. Il permesso per la costruzione di nuovi lotti, firmato dal premier Benjamin Netenyahu e da Gideon Saar, ministro degli Interni, giunge pochi giorni dopo la liberazione di 26 detenuti palestinesi, frutto degli accordi con gli Stati Uniti per la ripresa dei colloqui di pace fra Israele e Palestina.
Già in agosto Israele aveva agito con il medesimo metodo, annunciando la costruzione di 2mila abitazioni pochi giorni dopo il rilascio di altri 26 detenuti palestinesi imprigionati prima degli accordi di Oslo.
La scorsa settimana un funzionario israeliano ha sottolineato che nuovi lotti abitativi sarebbero sorti a Gerusalemme Est, frutto di un'intesa raggiunta con il benestare dell'Autorità palestinese e del governo statunitense. Tuttavia Ramallah, che considera gli insediamenti uno dei principali ostacoli agli accordi di pace con Israele, nega che vi sia stato alcun accordo.
Secondo i media israeliani, Netanyahu e Saar avrebbero deciso di portare avanti altri due progetti a Gerusalemme est: un centro archeologico e turistico situato, vicino alle mura della Città Vecchia, e la realizzazione di un parco nazionale sulle pendici del Monte Scopus in Cisgiordania.
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