giovedì, ottobre 24, 2013
È in atto nel mondo una profonda trasformazione dei sistemi energetici che può essere rallentata ma non fermata. In Italia la politica dovrà favorire il cambiamento e non mettere ostacoli. A Roma, sabato 26 ottobre, sarà una giornata di festa, ma anche di forte sollecitazione nei confronti del Governo. Una nota di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e Qualenergia.

Qualenergia - L’iniziativa nazionale sulle rinnovabili e l’efficienza energetica “Italia Rinnovabile in festa” di sabato 26 ottobre a via dei Fori Imperiali cade in un momento molto delicato in Italia e a livello internazionale. Si è avviata infatti una profonda trasformazione dei sistemi energetici, ad iniziare da quelli elettrici, motivata dalle politiche contro i cambiamenti climatici e favorita dall’emergere di nuove tecnologie verdi molto competitive, che può essere rallentata ma non fermata.

Come tutti i mutamenti radicali, resistenze e preoccupazioni si sono manifestate in vario modo. Dall’appello di 10 grandi aziende energetiche affinché l’Europa cambi atteggiamento nei confronti delle rinnovabili, al finanziamento di campagne contro il solare da parte dell’azienda elettrica dell’Arizona, per finire alle barricate delle utilities australiane nei confronti del fotovoltaico.

Il nostro paese, che ha acquisito una leadership nelle rinnovabili, potrà trarre vantaggio da una gestione energetica intelligente e non penalizzante come avvenuto recentemente.

Nuovi fronti si stanno per aprire. Entro il prossimo aprile il Governo dovrà definire la “Roadmap” per una riqualificazione energetica profonda del patrimonio edilizio nei prossimi decenni. Questo impegno europeo implicherà almeno un raddoppio degli interventi, con nuova occupazione e risparmi per gli inquilini e per il paese.

E potremmo continuare con le opportunità che si sono aperte per le rinnovabili termiche, che vanno colte e valorizzate. O con la buona progettualità che sta emergendo in centinaia di Comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci e che si dovrà tradurre in decine di migliaia di nuovi interventi.

Insomma, si è messo in moto un processo che favorirà la crescita di nuove imprese e obbligherà le grandi aziende energetiche a cambiare modello di business.

Ma la politica dovrà favorire il cambiamento e non mettere ostacoli. Per questo a Roma sarà una giornata di festa, ma anche di forte sollecitazione nei confronti del Governo.

Gianni Silvestrini

Qualenergia.it è media partner della manifestazione di sabato 26 ottobre a Roma in via dei Fori Imperiali.


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