mercoledì, ottobre 23, 2013
Il primo ministro francese Ayrault ha chiesto che il caso dello spionaggio da parte degli Stati Uniti sia inserito nell'agenda del Consiglio Ue, in programma giovedì e venerdì a Lussemburgo. 

 "E' una questione sia nazionale che europea. Dobbiamo proteggerci e chiedere nuove regole, attraverso un dialogo sereno e fermo con Washington", ha detto. "La sicurezza è un'esigenza, ma non va garantita a qualsiasi prezzo, non deve colpire la libertà privata". Il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato un grafico che descrive l’ampiezza delle operazioni di sorveglianza elettronica realizzate in Francia: in 30 giorni, tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013, la Nsa ha intercettato 70,3 milioni di dati telefonici francesi (con picchi di quasi 7 milioni alla vigilia di Natale e il 7 gennaio), tra telefonate effettive e metadata delle chiamate.

Anche il Messico ha chiesto spiegazioni agli Usa dopo le rivelazioni della rivista tedesca Der Spiegel. Sulle pagine della rivista viene reso noto che lo spionaggio aveva riguardato anche il governo messicano, e in particolare la posta elettronica dell’ex presidente Felipe Calderón. «In un rapporto tra paesi confinanti e alleati non c’è spazio per questo genere di pratiche», aveva tuonato il ministero degli affari esteri: «Sono inaccettabili, illegittime e contrarie al diritto messicano e internazionale».


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