domenica, ottobre 06, 2013
Un vertice europeo dei responsabili dell'immigrazione è stato chiesto dalla Francia dopo la tragedia avvenuta al largo di Lampedusa. Sull’isola arriverà, nei prossimi giorni, anche il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. E mentre a livello italiano ed europeo si discute di possibili cambiamenti alle normative, sono ancora in corso le ricerche dei corpi delle vittime, il cui numero accertato è destinato ad aumentare notevolemente. Papa Francesco ha inviato a Lampedusa il suo elemosiniere, mons. Konrad Krajewski, per portare la sua solidarietaà. Mons.Krajewski ha anche benedetto sul molo le salme recuperate oggi dai sommozzatori

Radio Vaticana - Barroso sarà a Lampedusa mercoledì: è stato il governo italiano a chiedergli di raggiungere l’isola, “per rendersi conto di persona”, ha spiegato il presidente del Consiglio Letta. Un appello all’Unione Europea è arrivato anche dalla Francia: il primo ministro Jean-Marc Ayrault ha chiesto una riunione dei responsabili dell’immigrazione, sostenendo che “tocca a loro” trovare “la risposta giusta”. Ma già martedì i ministri degli Interni, valuteranno la possibilità di accordi bilaterali coi Paesi di provenienza dei migranti, in modo da creare percorsi legali per gli ingressi. “La legge sull’immigrazione non può essere punitiva”, ha detto in un’intervista anche il ministro italiano per l’Integrazione, Cécile Kyenge, che ha incontrato i sopravvissuti. Bisogna “mettere al centro la persona”, ha aggiunto, chiedendo anche un’azione contro “la criminalità internazionale che gestisce i barconi” e annunciando di voler triplicare i posti letto per l’accoglienza dei migranti, portandoli a 24 mila. E mentre la Marina e la Croce Rossa lanciano l’allarme sulle risorse per il pattugliamento e i piani di accoglienza, è salito a 160 il numero dei corpi recuperati, ma non è stato ancora possibile confermare le cifre fornite da alcuni superstiti, secondo cui i morti sarebbero in tutto 363. Infine, Giusy Nicolini, sindaco di Lampedusa, è intervenuta nelle polemiche sulla presunta omissione di soccorso ai naufraghi. I pescatori dell’isola, ha detto “non lasciano morire i migranti in mare, non lo hanno fatto e non lo faranno mai”.

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