venerdì, ottobre 18, 2013
La nuova carica, non permanente, darà alla monarchia saudita maggiori responsabilità sulla situazione in Medio Oriente, soprattutto sulla guerra in Siria. In segno di protesta contro il Consiglio di sicurezza, Riyadh ha rifiutato il seggio. Il regno sostiene accusa la doppia morale del Consiglio che non è in grado di porre fine ai conflitti in Medio Oriente. 

New York (AsiaNews) - Per la prima volta nella storia, l'Arabia Saudita entra a far parte dei membri non permanenti nel Consiglio di sicurezza Onu, insieme a Chad, Cile, Lituania e Nigeria. La votazione si è tenuta ieri a News York nella sede dell'Onu, ma il ministero degli Esteri saudita ha annunciato il rifiuto del seggio, sostenendo la monarchia accetterà la sua carica solo quando vi sarà una sostanziale modifica del regolamento del Consiglio di sicurezza. Sotto accusa è l'attuale sistema di veto, che ha permesso alla Russia e alla Cina, membri del Consiglio permamente, di evitare l'incriminazione di Bashar al-Assad e quindi un'azione armata in Siria.

I nuovi eletti sostituiscono Azerbaijan, Guatemala, Pakistan e Togo. Il lavoro dei nuovi entrati inizierà il primo gennaio e durerà per i prossimi due anni. Con la conquista del seggio la monarchia saudita avrebbe avuto maggiori responsabilità sulle questioni regionali del Medio Oriente, soprattutto sulla situazione siriana. Da mesi il governo saudita spinge per inviare armi ai ribelli, nonostante i tentativi dei Paesi occidentali e della Russia di cercare una soluzione diplomatica del conflitto. Dopo l'elezione il governo saudita ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di cambiare la sua posizione sulla Siria e che continuerà a sostenere la ribellione armata.

Tali divergenze non hanno però impedito a Bashar Jaafari, ambasciatore della Siria all'Onu, di congratularsi al momento della elezione con il suo omologo saudita Abdallah al-Moullimi, che ha commentato: "Apprezzo la sua iniziativa. Mi auguro che in futuro i nostri due Paesi possano lavorare insieme".


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