A promuovere l’iniziativa un gruppo di oltre 70 associazioni che da anni propongono una regolamentazione della diffusione e promozione di questa discutibile attività ludica
di Carlo Mafera
“Slot mob. Un bar senza slot ha più spazio per le persone”: uno slogan che è tutto un programma. Si tratta di una campagna nazionale che è partita giorni fa da Biella e Milano, e si ripeterà nei mesi successivi in diverse città d’Italia. Un’ iniziativa che ha l’obiettivo di chiedere una legge che limiti e regolamenti seriamente il gioco d’azzardo e solleciti i cittadini ad agire subito cambiando brutte abitudini e dando vita a uno “slot mob”, e cioè a fare colazione in un bar che ha scelto “la disinfestazione” dalle slot e/o altri giochi d’azzardo. Un cambiamento nei comportamenti sociali che servirà a “premiare” le virtù civili, e soprattutto a fare cultura e opinione. L’obiettivo è combattere la diffusa offerta di slot machine nei bar. Le persone che si trovano in difficoltà smetteranno di affidarsi alla ‘dea fortuna’ e crearsi così una pericolosa dipendenza che ha già rovinato migliaia di famiglie e ha riempito i centri di cura delle Asl. Senza poi parlare del fatto che queste maledette slot arricchiscono le multinazionali del gioco d’azzardo e creano un terreno fertile per l’azione della criminalità organizzata.
Si tratta quindi di orientare e condizionare positivamente gli operatori economici con le nostre scelte di consumo e di risparmio premiando quelli che sono all’avanguardia nel creare valore economico in maniera socialmente sostenibile. Deve finire l’epoca in cui l’economia dipende da un’offerta di beni che tendono a creare dipendenza perché la dipendenza significa domanda assicurata per molto tempo. La ludopatia è causa ed effetto di una mancanza di speranza ed è proprio questa virtù teologale e laica insieme che manca nella nostra epoca. Dobbiamo, noi consumatori, essere consapevoli che abbiamo un potere enorme perché le aziende tendono spasmodicamente alla crescita degli utili e dei profitti e bastano piccolissimi spostamenti per far cambiare linea ad un’azione imprenditoriale. Tiriamo sì fuori dal portafoglio la carta moneta, ma spendiamola in modo diverso, e le aziende saranno costrette a venirci dietro. Mi sembra significativa la testimonianza di una persona affetta da questa dipendenza e aiutata poi da un’organizzazione creata appositamente per la “disintossicazione” da tale sindrome, ‘Giocatori anonimi’: “Il programma di Giocatori Anonimi si basa sui dodici passi che sono una perla di saggezza, a colpo d’occhio sembrano facili da mettere in pratica, ma poi mi accorgo che più li leggo e più vedo diversi significati, anche se questa è una ricchezza a volte rappresenta anche una difficoltà, ma c’è sempre il gruppo che ti aiuta a ragionare. Oggi se guardo in dietro mi sento un po’ deluso per quello che ho fatto e per quello che ero, non mangiavo non dormivo ero sempre irascibile e scontroso con tutti e soprattutto ero super bugiardo, tutto questo per una slot che mi aveva portato a non pensare e a non godermi la vita, in sintesi ad essere uno schifo d’uomo. Dopo 75 giorni di frequenza al GA posso dire che non so se sono guarito, di sicuro ho tanta strada da fare e la voglio affrontare serenamente. La sera quando vado a letto penso alla giornata, e sono fiero di quello che sono e di avere acquistato le mie 24 ore. Adesso riesco a parlare senza sbattere la porta ed andare via , riesco a guardare la giornata non pensando al modo od ai soldi per andare a giocare. Cerco di stare di più con la mia famiglia, riesco ad assaporare la meraviglia di un inizio giornata, riesco a guardare il volo delle rondini come se fino ad adesso non ci fossero mai state, assaporo tutti gli attimi della mia vita… mi sento vivo! Le stanze sono aperte a tutti, basta avere la voglia di smettere, peccato non averci pensato prima”.
“Slot mob. Un bar senza slot ha più spazio per le persone”: uno slogan che è tutto un programma. Si tratta di una campagna nazionale che è partita giorni fa da Biella e Milano, e si ripeterà nei mesi successivi in diverse città d’Italia. Un’ iniziativa che ha l’obiettivo di chiedere una legge che limiti e regolamenti seriamente il gioco d’azzardo e solleciti i cittadini ad agire subito cambiando brutte abitudini e dando vita a uno “slot mob”, e cioè a fare colazione in un bar che ha scelto “la disinfestazione” dalle slot e/o altri giochi d’azzardo. Un cambiamento nei comportamenti sociali che servirà a “premiare” le virtù civili, e soprattutto a fare cultura e opinione. L’obiettivo è combattere la diffusa offerta di slot machine nei bar. Le persone che si trovano in difficoltà smetteranno di affidarsi alla ‘dea fortuna’ e crearsi così una pericolosa dipendenza che ha già rovinato migliaia di famiglie e ha riempito i centri di cura delle Asl. Senza poi parlare del fatto che queste maledette slot arricchiscono le multinazionali del gioco d’azzardo e creano un terreno fertile per l’azione della criminalità organizzata.
Si tratta quindi di orientare e condizionare positivamente gli operatori economici con le nostre scelte di consumo e di risparmio premiando quelli che sono all’avanguardia nel creare valore economico in maniera socialmente sostenibile. Deve finire l’epoca in cui l’economia dipende da un’offerta di beni che tendono a creare dipendenza perché la dipendenza significa domanda assicurata per molto tempo. La ludopatia è causa ed effetto di una mancanza di speranza ed è proprio questa virtù teologale e laica insieme che manca nella nostra epoca. Dobbiamo, noi consumatori, essere consapevoli che abbiamo un potere enorme perché le aziende tendono spasmodicamente alla crescita degli utili e dei profitti e bastano piccolissimi spostamenti per far cambiare linea ad un’azione imprenditoriale. Tiriamo sì fuori dal portafoglio la carta moneta, ma spendiamola in modo diverso, e le aziende saranno costrette a venirci dietro. Mi sembra significativa la testimonianza di una persona affetta da questa dipendenza e aiutata poi da un’organizzazione creata appositamente per la “disintossicazione” da tale sindrome, ‘Giocatori anonimi’: “Il programma di Giocatori Anonimi si basa sui dodici passi che sono una perla di saggezza, a colpo d’occhio sembrano facili da mettere in pratica, ma poi mi accorgo che più li leggo e più vedo diversi significati, anche se questa è una ricchezza a volte rappresenta anche una difficoltà, ma c’è sempre il gruppo che ti aiuta a ragionare. Oggi se guardo in dietro mi sento un po’ deluso per quello che ho fatto e per quello che ero, non mangiavo non dormivo ero sempre irascibile e scontroso con tutti e soprattutto ero super bugiardo, tutto questo per una slot che mi aveva portato a non pensare e a non godermi la vita, in sintesi ad essere uno schifo d’uomo. Dopo 75 giorni di frequenza al GA posso dire che non so se sono guarito, di sicuro ho tanta strada da fare e la voglio affrontare serenamente. La sera quando vado a letto penso alla giornata, e sono fiero di quello che sono e di avere acquistato le mie 24 ore. Adesso riesco a parlare senza sbattere la porta ed andare via , riesco a guardare la giornata non pensando al modo od ai soldi per andare a giocare. Cerco di stare di più con la mia famiglia, riesco ad assaporare la meraviglia di un inizio giornata, riesco a guardare il volo delle rondini come se fino ad adesso non ci fossero mai state, assaporo tutti gli attimi della mia vita… mi sento vivo! Le stanze sono aperte a tutti, basta avere la voglia di smettere, peccato non averci pensato prima”.
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È presente 1 commento
W lo Slot Mob!!
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