martedì, ottobre 15, 2013
Mentre Albano è lasciata da sola fronteggiare i fascisti e i nazisti, si dà il via al freddo acciaio delle navi e degli aerei dell'operazione Mare Nostrum contro i migranti. Sono passati 70 anni dalla deportazione degli ebrei di Roma, quel sabato 16 ottobre 1943, che ci ricorda che il razzismo non è una faccenda privata, chiama in causa e mette in pericolo l'umanità. 

di Tahar Lamri 

E' triste constatare che - salvo le resistenze dei partigiani - non c'è mai stata guerra contro il nazismo e il fascismo, che non è stato sconfitto il nazi-fascismo, altrimenti non sarebbe qui ora fra di noi. E' stata vinta la guerra contro la Germania conquistatrice che ha osato portare il colonialismo in Europa, proprio in quei paesi che lo praticavano in Africa e altrove. "Siamo pronti a mettere questi criminali (gli ebrei) a disposizione di questi paesi, foss'anche a bordo di navi di lusso", dichiarava Hitler nel 1938, lo diceva quand'era ancora possibile salvare milioni di persone. La Francia si dichiarò subito "satura", l'Australia disse, dimenticandosi degli aborigeni, di non aver mai conosciuto il problema razziale e di voler evitare di "crearne uno", alla conferenza di Evian, gli Stati Uniti rifiutarono di aumentare le quote ammesse di immigrati... Riguardo all'era nazista, quell'artista del senso di colpa, di nome Occidente, istrione delle rappresentazioni sublimi, delle analisi dotte e del riassorbimento delle proprie politiche, ha saputo esercitare molto bene queste doti. "Certo: lei, Priebke, poteva non eseguire l'ordine, e in pratica suicidarsi. Questo avrebbe fatto di lei un martire. Invece, quell'ordine lo eseguì. Ma questo non fa di lei un criminale." Scriveva Indro Montanelli nel 1996, eco di un suo scritto del 1936 su Civiltà Fascista: "Non si sarà mai dei dominatori, se non avremo la coscienza esatta di una nostra fatale superiorità. Coi negri non si fraternizza. Non si può, non si deve. Almeno finché non si sia data loro una civiltà."

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