Ennesima giornata di violenze in Siria. Un'autobomba è esplosa a sud-est di Damasco, causando la morte di almeno soldati. Intanto, in un appello il Dipartimento di Stato Usa ha chiesto che si conceda l'accesso immediato degli aiuti umanitari alla popolazione afflitta dalla fame.
Radio Vaticana - L'attacco con autobomba è avvenuto tra Mliha e Jaraman, quartiere a maggioranza cristiana, ed ha preso di mira una base militare governativa. Fonti locali affermano che i ribelli sono riusciti a catturare due carri armati e una camionetta e a prendere il controllo di un vicino posto di blocco; notizie non confermate da parte governativa. Come rappresaglia l’aviazione del regime ha bombardato postazioni dei ribelli nei dintorni della capitale. Il conflitto non accenna dunque a placarsi anche con la presenza degli ispettori dell’Opac, che hanno fatto sapere di aver ispezionato circa la metà dei siti che dovranno essere distrutti da qui al prossimo anno. Una guerra che sta fiaccando sempre di più la popolazione civile come confermano le decine di casi di poliomelite registrati nell'est del Paese, in territori non più controllati da Damasco. In un appello urgente al governo siriano, il Dipartimento di Stato Usa ha chiesto che si conceda l'accesso immediato degli aiuti umanitari nelle zone dove si combatte, nei quali, secondo recenti rapporti, mancano acqua, cibo e medicinali.
Radio Vaticana - L'attacco con autobomba è avvenuto tra Mliha e Jaraman, quartiere a maggioranza cristiana, ed ha preso di mira una base militare governativa. Fonti locali affermano che i ribelli sono riusciti a catturare due carri armati e una camionetta e a prendere il controllo di un vicino posto di blocco; notizie non confermate da parte governativa. Come rappresaglia l’aviazione del regime ha bombardato postazioni dei ribelli nei dintorni della capitale. Il conflitto non accenna dunque a placarsi anche con la presenza degli ispettori dell’Opac, che hanno fatto sapere di aver ispezionato circa la metà dei siti che dovranno essere distrutti da qui al prossimo anno. Una guerra che sta fiaccando sempre di più la popolazione civile come confermano le decine di casi di poliomelite registrati nell'est del Paese, in territori non più controllati da Damasco. In un appello urgente al governo siriano, il Dipartimento di Stato Usa ha chiesto che si conceda l'accesso immediato degli aiuti umanitari nelle zone dove si combatte, nei quali, secondo recenti rapporti, mancano acqua, cibo e medicinali.
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