Il Pontificio consiglio Cor Unum rende noto il piano di interventi attuati. "Sul campo" sono presenti 55 "enti realizzatori" e sono coinvolte 32 organizzazioni cattoliche. Il coordinamento affidato a Caritas Libano.
Asianews - Le organizzazioni umanitarie cattoliche hanno finora stanziato 72 milioni di dollari per la crisi che ha colpito la Siria e le regioni limitrofe, soccorrendo 20 città siriane. Aiuti sono stati portati anche ai rifugiati presenti in Libano, Giordania, Turchia, Iraq, Cipro, Egitto. "Sono questi i dati raccolti alla data del 9 ottobre grazie alla mappatura degli aiuti distribuiti in Siria, realizzata a seguito della riunione di coordinamento degli organismi caritativi cattolici presenti nel teatro siriano, indetta dal Pontificio consiglio Cor Unum il 4-5 giugno 2013". "Sul campo" sono presenti 55 "enti realizzatori" e sono coinvolte 32 organizzazioni cattoliche.
Lo stesso Consiglio, in un comunicato, osserva che "finora, la difficoltà nel reperimento delle informazioni relativamente alle esigenze della popolazione colpita e anche allo sviluppo della situazione politica e sociale, ha portato a una certa sporadicità degli aiuti inviati e alla molteplicità delle forme di sostegno alle istituzioni presenti sul campo". Per questo è stata decisa "la nascita di un ufficio di coordinamento delle informazioni sugli aiuti umanitari stanziati dalla Chiesa cattolica, con l'obiettivo di evitare la dispersione degli sforzi compiuti e la mancanza di un approccio omogeneo. L'attività gestionale è stata affidata alla Caritas Medio Oriente-Nord Africa, con sede a Beirut: essa avrà il compito di comprendere e monitorare l'entità degli aiuti raccolti, e di condividere le informazioni necessarie tra tutte le istituzioni coinvolte, comprese quelle non presenti alla riunione presso Cor Unum".
"Tale strumento permetterà di fornire alla Chiesa un quadro completo di riferimento relativamente alla situazione dell'attività umanitaria svolta e un'analisi più puntuale dei bisogni sul campo; di trasferire a Caritas Siria le informazioni necessarie sulle opere caritatevoli in favore della popolazione siriana; di evidenziare la posizione di rilievo della Chiesa cattolica tra gli attori nel settore umanitario in Siria; di condividere le informazioni all'interno del network delle organizzazioni cattoliche coinvolte, dentro e fuori il territorio della Siria".
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