Un plico esplosivo è stato inviato al giornalista de La Stampa di Torino, Massimo Numa.
La bomba era costituita da 120 grammi di polvere compressa all'interno di una chiavetta USB. Era in una busta recapitata per posta ordinaria. Sarebbe potuta esplodere nell'arco di 5 secondi dal momento del collegamento al computer. L'ordigno, secondo quanto scrive la redazione de La Stampa, e' arrivato in una busta spedita per posta ordinaria e recapitata ieri, senza mittente. All'interno un messaggio scritto al computer su un foglio A4 in cui si spiegava che nella periferica vi erano video girati a settembre nei campeggi No Tav di Venaus e Chiomonte, nei pressi del cantiere della linea Tav in Valsusa.
La bomba era costituita da 120 grammi di polvere compressa all'interno di una chiavetta USB. Era in una busta recapitata per posta ordinaria. Sarebbe potuta esplodere nell'arco di 5 secondi dal momento del collegamento al computer. L'ordigno, secondo quanto scrive la redazione de La Stampa, e' arrivato in una busta spedita per posta ordinaria e recapitata ieri, senza mittente. All'interno un messaggio scritto al computer su un foglio A4 in cui si spiegava che nella periferica vi erano video girati a settembre nei campeggi No Tav di Venaus e Chiomonte, nei pressi del cantiere della linea Tav in Valsusa.
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