mercoledì, ottobre 30, 2013
“Ma tesoro, amerai anche il mio cervello?”. “Una cosa per volta” (Arsenico e vecchi merletti - Priscilla Lane a Cary Grant)

da "De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani

Viva la chiarezza: soprattutto quella fiscale della legge di Stabilità. È abolita la Tares (sebbene introdotta solo quest’anno), sostituita con la Trise. La Trise comprende, per i pochissimi che non lo sanno, due tributi diversi: Tari e Tasi. La Tari serve a coprire lo smaltimento rifiuti. La Tasi coprirà i costi per servizi comunali indivisibili. Tutto chiaro, non è la formazione dell’Albania, ma è nei dettagli che si nasconde il diavolo (e si pagano, forse, le tasse).

La riforma dell’Imu (che è un po’ come il cadavere “vivo” di Priebke) si fa sentire. I proprietari denunciano che nel 2014 ci saranno dieci miliardi di tasse in più. I costruttori lamentano un’imposizione sulla prima casa fino al 70%. Il governo sembra pronto a metterci un mattone: “Dovremo assolutamente migliorare la questione della casa, anche per recepire osservazioni giuste e corrette” dice Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture. Mentre i conti ballano con i lupi, il Tesoro conta di chiudere il 2014 con un aumento del pil dell’1,1%.

“Ma Tesoro, conterai anche il mio cervello?”. “Un ministro alla volta”.

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