Si allarga lo scandalo delle intercettazioni dell’intelligence americana in altri Paesi, il cosiddetto “datagate”.
Radio Vaticana - Dopo il coinvolgimento della Francia, ieri è trapelata la notizia di controlli effettuati sulle linee telefoniche del cancelliere tedesco, Angela Merkel. Il capo del governo di Berlino ha subito chiamato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per esprimere il suo sconcerto. Lo scandalo datagate rischia di rovinare i consolidati rapporti e il clima di fiducia reciproca tra Europa e Stati Uniti. Angela Merkel senza mezzi termini, alla notizia di controlli effettuati sui suoi cellulari, ha chiamato direttamente il capo della Casa Bianca, chiedendo un’immediata e chiara spiegazione sul presunto controllo telefonico, poi una nota del portavoce del presidente statunitense, Carney, nega: mai controllati i telefoni del cancelliere tedesco. Obama e Merkel hanno comunque concordato di intensificare ulteriormente la cooperazione tra i servizi di intelligence con l'obiettivo di proteggere la sicurezza di entrambi i Paesi e dei loro partner, ma anche la privacy dei cittadini". Ma, intanto, la tensione c’è e lo proverebbe il fatto – la notizia verrebbe proprio dall’esecutivo di Berlino – che la Merkel non sarebbe affatto convinta delle rassicurazioni di Obama. Cresce poi la schiera dei Paesi che condannano la rete di raccolta dati americana.
Radio Vaticana - Dopo il coinvolgimento della Francia, ieri è trapelata la notizia di controlli effettuati sulle linee telefoniche del cancelliere tedesco, Angela Merkel. Il capo del governo di Berlino ha subito chiamato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per esprimere il suo sconcerto. Lo scandalo datagate rischia di rovinare i consolidati rapporti e il clima di fiducia reciproca tra Europa e Stati Uniti. Angela Merkel senza mezzi termini, alla notizia di controlli effettuati sui suoi cellulari, ha chiamato direttamente il capo della Casa Bianca, chiedendo un’immediata e chiara spiegazione sul presunto controllo telefonico, poi una nota del portavoce del presidente statunitense, Carney, nega: mai controllati i telefoni del cancelliere tedesco. Obama e Merkel hanno comunque concordato di intensificare ulteriormente la cooperazione tra i servizi di intelligence con l'obiettivo di proteggere la sicurezza di entrambi i Paesi e dei loro partner, ma anche la privacy dei cittadini". Ma, intanto, la tensione c’è e lo proverebbe il fatto – la notizia verrebbe proprio dall’esecutivo di Berlino – che la Merkel non sarebbe affatto convinta delle rassicurazioni di Obama. Cresce poi la schiera dei Paesi che condannano la rete di raccolta dati americana.
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