Berlusconi organizza una «selezione» con 120 ragazzi a Villa Gernetto
La situazione degli italiani purtroppo continua a peggiorare, scendendo giorno dopo giorno a livelli sempre più bassi. La nuova povertà e il costo della vita troppo alto sono davvero un’urgenza da risolvere, ma in merito poco o niente si sta facendo. La classe politica continua a essere sempre più lontana dai problemi reali della gente comune: diritti concessi a pochi come fossero privilegi, mancato riconoscimento del merito e delle competenze, sprechi e inefficienze delle burocrazie, iniquità della giustizia (presto “la legge è uguale per tutti” sarà sostituita da “non tutti sono uguali davanti alla legge”). A tutto questo poi aggiungiamo che in un periodo di forte crisi i giovani “bamboccioni”, come furono definiti da Tommaso Padoa Schioppa, o “sfigati”, da Michel Martone, non sono assunti dalle aziende perché, nonostante le belle e tante parole spese, manca ancora una politica del lavoro e dell’occupazione degna di questo nome.
Con certezza quindi la crisi economica è del popolo italiano, e non di chi ci governa. Detto questo, l’idea di poter “lavorare” in Parlamento non è mica tanto malvagia, anche perché sembra che lì problemi di questo tipo non ce ne siano, anzi c’è tutto da guadagnare. Bene, per chi volesse cimentarsi in questa esperienza di vita (perché al giorno d’oggi fare politica è davvero una bellissima esperienza di vita, con vantaggi da sogno come viaggi gratis, telefonini, auto blu con autista, borse e abiti firmati, spese per pranzi e cene rimborsate dal popolo italiano, case nel centro storico di Roma a prezzi stracciati, vitalizi, stipendi d’oro e pensioni da favola, esenzione dal pagamento di medicine e visite specialistiche, aerei privati, case al mare pagate dal partito, conti esteri protetti, ecc.), Silvio Berlusconi offre a tutti gli interessati un’opportunità. È solo di poche ore fa infatti la notizia che Silvio Nazionale sta puntando ad un totale rinnovamento del partito e cerca ben 120 ragazzi/e di buona volontà. Secondo Berlusconi i cambi dovranno avvenire dal vertice alla base, dalla sostituzione di tutti i coordinatori regionali alla rinascita dei circoli “Forza Italia”, affiancati dai circoli “Forza Silvio”. La ricerca delle nuove leve è già in fase avanzata, ma non è detto che qualche giovane temerario/a non possa farsi avanti ugualmente. Requisiti necessari? L’ambizione per il potere e il denaro è sicuramente un elemento essenziale, secondario è la passione e la volontà di migliorare questo Paese e la vita degli italiani.
Insomma, nonostante gli scandali, i processi, e la decisione sulla decadenza da senatore, Silvio Berlusconi non è disposto a fare un passo indietro: porta avanti la volontà di rifondare Forza Italia, all’interno della coalizione del PdL, tanto che già da qualche settimana nell’ufficio di presidenza del PdL sono state sospese tutte le attività di partito, in vista del consiglio nazionale del 16 novembre che dovrebbe sancire la rinascita di Forza Italia. Il leader è ancora e sempre lui, e nessuno riuscirà a togliergli il diritto di guidare il “movimento” che ha fondato, anche perché, sempre secondo il suo modestissimo parere, non ci sono alternative valide. È ancora lì, pronto a scendere in campo. Via i vecchi e tutti quelli che non gli sono stati fedeli in quest’ultimo faticoso periodo politico, e porte aperte ai nuovi, volenterosi giovani pronti a tutto per questo Paese. Stai a vedere che tutti insieme dovremo ancora intonare “meno male che Silvio c’è”…
di Simona Santullo
La situazione degli italiani purtroppo continua a peggiorare, scendendo giorno dopo giorno a livelli sempre più bassi. La nuova povertà e il costo della vita troppo alto sono davvero un’urgenza da risolvere, ma in merito poco o niente si sta facendo. La classe politica continua a essere sempre più lontana dai problemi reali della gente comune: diritti concessi a pochi come fossero privilegi, mancato riconoscimento del merito e delle competenze, sprechi e inefficienze delle burocrazie, iniquità della giustizia (presto “la legge è uguale per tutti” sarà sostituita da “non tutti sono uguali davanti alla legge”). A tutto questo poi aggiungiamo che in un periodo di forte crisi i giovani “bamboccioni”, come furono definiti da Tommaso Padoa Schioppa, o “sfigati”, da Michel Martone, non sono assunti dalle aziende perché, nonostante le belle e tante parole spese, manca ancora una politica del lavoro e dell’occupazione degna di questo nome.
Con certezza quindi la crisi economica è del popolo italiano, e non di chi ci governa. Detto questo, l’idea di poter “lavorare” in Parlamento non è mica tanto malvagia, anche perché sembra che lì problemi di questo tipo non ce ne siano, anzi c’è tutto da guadagnare. Bene, per chi volesse cimentarsi in questa esperienza di vita (perché al giorno d’oggi fare politica è davvero una bellissima esperienza di vita, con vantaggi da sogno come viaggi gratis, telefonini, auto blu con autista, borse e abiti firmati, spese per pranzi e cene rimborsate dal popolo italiano, case nel centro storico di Roma a prezzi stracciati, vitalizi, stipendi d’oro e pensioni da favola, esenzione dal pagamento di medicine e visite specialistiche, aerei privati, case al mare pagate dal partito, conti esteri protetti, ecc.), Silvio Berlusconi offre a tutti gli interessati un’opportunità. È solo di poche ore fa infatti la notizia che Silvio Nazionale sta puntando ad un totale rinnovamento del partito e cerca ben 120 ragazzi/e di buona volontà. Secondo Berlusconi i cambi dovranno avvenire dal vertice alla base, dalla sostituzione di tutti i coordinatori regionali alla rinascita dei circoli “Forza Italia”, affiancati dai circoli “Forza Silvio”. La ricerca delle nuove leve è già in fase avanzata, ma non è detto che qualche giovane temerario/a non possa farsi avanti ugualmente. Requisiti necessari? L’ambizione per il potere e il denaro è sicuramente un elemento essenziale, secondario è la passione e la volontà di migliorare questo Paese e la vita degli italiani.
Insomma, nonostante gli scandali, i processi, e la decisione sulla decadenza da senatore, Silvio Berlusconi non è disposto a fare un passo indietro: porta avanti la volontà di rifondare Forza Italia, all’interno della coalizione del PdL, tanto che già da qualche settimana nell’ufficio di presidenza del PdL sono state sospese tutte le attività di partito, in vista del consiglio nazionale del 16 novembre che dovrebbe sancire la rinascita di Forza Italia. Il leader è ancora e sempre lui, e nessuno riuscirà a togliergli il diritto di guidare il “movimento” che ha fondato, anche perché, sempre secondo il suo modestissimo parere, non ci sono alternative valide. È ancora lì, pronto a scendere in campo. Via i vecchi e tutti quelli che non gli sono stati fedeli in quest’ultimo faticoso periodo politico, e porte aperte ai nuovi, volenterosi giovani pronti a tutto per questo Paese. Stai a vedere che tutti insieme dovremo ancora intonare “meno male che Silvio c’è”…
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