martedì, novembre 19, 2013
Sono state sufficienti poco meno di 24 ore di pioggia intensa per far precipitare la Sardegna in uno stato di piena emergenza. A spiegarlo meglio di qualsiasi altro dato il numero delle vittime: 18 fino alle prime ore del mattino di martedì, imprecisato il numero dei disperse ma centinaia, ancora, le abitazioni non raggiunte dai soccorritori, che potrebbero incrementare ancora il bilancio dei morti. 

Olbia (youreporternews) - “La situazione in tutta l’isola è caotica: si tratta, come hanno spiegato gli esperti, di una piena millenaria, che si verifica molto raramente”. A dirlo in prima mattina Ugo Cappellacci, presidente della regione Sardegna, che ha cercato di fare il punto della situazione prima del Consiglio straordinario dei Ministri, convocato a Roma alle 10 del mattino. In un primo bilancio i soccorritori hanno evaso oltre 600 chiamate di intervento. Le zone più colpite sono quelle di Nuoro, in particolare Bitti, Oliena e Orosei interessate entrambe dal crollo del ponte (IL VIDEO), ma anche la zona di Olbia-Tempio dove sono state rinvenute 13 delle vittime.

Secondo fonti locali 3 persone hanno perso la vita attraversando, in macchina, la strada provinciale 38: si tratta di una coppia di coniugi e di un’altra donna che viaggiavano a bordo di un furgone. Altre quattro persone sono morte all’interno della propria macchina, due di queste travolte da un’onda di piena in via Cina.

La sesta vittima è un’anziana donna morta all’interno della sua casa, completamente invasa dall’acqua. Secondo il quotidiano Casteddu on-line, i soccorritori avrebbero trovato morti nella propria abitazione anche una famiglia di brasiliani residenti ad Arzachena: morti il padre, la madre e due bambini. L’undicesima vittima un bambino trovato disperso lungo la strada che collega Olbia con Telti (VIDEO).

Le istituzioni nel frattempo inziano a contare i danni che appaiono ingenti, soprattutto sulla costa orientale dove il passaggio del ciclone Cleopatra sembra essere stato maggiormente violento. I sindaci di tutte le città hanno emanato, lunedì, un’ordinanza di chiusura preventiva di tutti gli istituti scolastici e invitato le famiglie alla massima prudenza.

Le strade sono percorse da acqua e fango, questo a causa della violenza delle piogge che hanno causato diversi smottamenti di terreno e frane. Ma anche l’esondazione di diversi corsi d’acqua, che hanno causato allagamenti nelle abitazioni, nei garage, scantinati e negozi. Almeno tre i ponti crollati dal passaggio della piena del fiume. Centinaia, invece, le persone che sono state fatte evacuare dalle proprie abitazioni e che hanno trascorso la notte nelle palestre cittadine, lontane da situazioni di potenziale pericolo.

Se questo ha creato una vera e propria emergenza sulle strade (i vigili del fuoco hanno soccorso decine di automobilisti bloccati e intrappolati all’interno delle proprie vetture), non possiamo definire migliore la situazione lungo i percorsi ferroviari e nelle stazioni marittime. Molti convogli non hanno mai lasciato la stazione di partenza e i ritardi si accumulano da ieri sul traffico marittimo e aeroportuale.

Nel frattempo Silvio Saffiotti, direttore regionale dei vigili del fuoco, invita la cittadinanza alla massima prudenza, anche di fronte al miglioramento della situazione meteo: “Abbiamo messo in campo 350 uomini – ha sottolineato – dispieghiamo tutte le nostre forze, il personale lavora in doppio turno e domani arriveranno quattro sezioni operative di rinforzo dalla penisola. La questura del capoluogo sardo proprio in considerazione delle avverse condizioni meteo ha richiamato tutti i propri effettivi per garantire i servizi alla cittadinanza”.


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