La Legge di Stabilità così com'è non la votiamo. E' questa la posizione espressa dal leader di Forza Italia, durante il vertice di ieri sera nella sede del partito, a Roma. Ancora da risolvere il rebus della Presidenza al Senato dopo le dimissioni di Schifani.
La manovra, avrebbe detto Berlusconi, è fatta di troppe tasse ed è dunque inaccettabile per gli elettori di centrodestra. I "falchi" del suo partito giudicano il governo troppo timido nei tagli alle imposte fiscali e in quelli della spesa pubblica."Non intendiamo arretrare sulla legge di stabilità", aveva già promesso Berlusconi in una anticipazione fornita da Bruno Vespa del suo nuovo libro, uscito il 7 novembre scorso. Il capo della nuova "Forza Italia" ritiene tra l'altro che non ci siano margini di miglioramento per quanto riguarda la legge varata dal governo, e rilancia la sfida al centrosinistra. La riunione, durata oltre due ore, non ha poi risolto il nodo della presidenza del gruppo al Senato, rimasta vacante dopo le dimissioni di Schifani.
La manovra, avrebbe detto Berlusconi, è fatta di troppe tasse ed è dunque inaccettabile per gli elettori di centrodestra. I "falchi" del suo partito giudicano il governo troppo timido nei tagli alle imposte fiscali e in quelli della spesa pubblica."Non intendiamo arretrare sulla legge di stabilità", aveva già promesso Berlusconi in una anticipazione fornita da Bruno Vespa del suo nuovo libro, uscito il 7 novembre scorso. Il capo della nuova "Forza Italia" ritiene tra l'altro che non ci siano margini di miglioramento per quanto riguarda la legge varata dal governo, e rilancia la sfida al centrosinistra. La riunione, durata oltre due ore, non ha poi risolto il nodo della presidenza del gruppo al Senato, rimasta vacante dopo le dimissioni di Schifani.
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