(Sudan, Centrafrica, R.D. Congo, Costa d’Avorio, Camerun)
Misna - SUDAN – Un casco blu ruandese della missione congiunta Onu-Unione Africana è stato ucciso nell’imboscata contro il convoglio a bordo del quale viaggiava nei pressi della località di Kabbayiya, nel Darfur settentrionale. Lo ha annunciato il portavoce delle Nazioni Unite, Martin Nesirky, precisando che si tratta della dodicesima vittima in cinque mesi. Secondo l’Onu dall’inizio del 2013 a causa delle rinnovate tensioni nella regione occidentale del Sudan più di 460.000 persone sono scappate. CENTRAFRICA – Un coprifuoco a Bangui per garantire la sicurezza della popolazione e ristabilire l’ordine: lo ha deciso il presidente Michel Djotodia, pochi giorni dopo aver annunciato “prossime misure eccezionali”. Un mese dopo la fine delle restrizioni in vigore da tempo, è nuovamente entrato in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 6 mentre le pattuglie saranno più numerose per le strade della capitale. “In base alle informazioni in nostro possesso, machete vengono distribuite in città (…) Ogni individuo armato illegalmente, in uniforme o senza, verrà neutralizzato con la forza” ha avvertito l’ex capo ribelle della Seleka alla guida del paese dal colpo di stato dello scorso 24 marzo. La riunione odierna del Consiglio di sicurezza dell’Onu sarà dedicata alla crisi centrafricana.
R.D. CONGO – Quattro personalità vicine all’ex capo ribelle e presidente del Movimento di liberazione del Congo (Mlc) Jean-Pierre Bemba, processato alla Corte penale internazionale (Cpi), sono state arrestate con l’accusa di “coercizione di testimoni” nell’ambito del processo al loro leader politico. Tra queste c’è il deputato Fidèle Babala Wandu, prelevato al suo domicilio a Kinshasa, già trasferito all’Aia. L’avvocato di Bemba, Aimé Kilono, è stato invece bloccato all’aeroporto di Bruxelles. Un altro legale Jean-Jacques Mangenda Kabongo è stato arrestato nei Paesi Bassi mentre un testimone nel processo, Narcisse Arido, è stato fermato in Francia. Il processo a Bemba, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità, si è aperto all’Aia nel novembre 2010. Intanto nel Basso-Congo (ovest) Lajos Bidiu Nkebi, presidente provinciale dell’Mlc, secondo partito di opposizione, è stato assassinato davanti alla sua abitazione. Si tratta del terzo alto responsabile dell’Mlc ucciso nel paese dal 2008.
COSTA D’AVORIO – Si è riaccesa la tensione politica tra maggioranza e opposizione dopo l’arresto, durato poche ore, del segretario generale del Fronte popolare ivoriano (Fpi), Laurent Akoun, bloccato mentre era in partenza per la Francia all’aeroporto di Abidjan. In un comunicato il governo ha ricordato che in seguito ad una condanna di giustizia il dirigente del partito dell’ex presidente Laurent Gbagbo è privato dei suoi diritti civici e della sua libertà di movimento su tutto il territorio nazionale fino al 28 febbraio 2014.
CAMERUN – Una sospensione di tre mesi per il giornale privato Ouest Littoral e il suo direttore Benjamin Zebaze è stato deciso dal Consiglio nazionale della comunicazione (Cnc) per “attentato alla deontologia”. La stessa sanzione è toccata al Guardian Post e al suo proprietario Ngah Christian Mbipgo, già colpito da un divieto di pubblicazione di due mesi decretato lo scorso settembre. Altre due testate – Pile ou Fac e Mutations – hanno invece ricevuto avvertimenti dal Cnc, organismo di regolamentazione dei media, presieduto da monsignor Joseph Befe Ateba, vescovo di Kribi. Il Sindacato nazionale dei giornalisti del Camerun ha denunciato un tentativo del governo di “mettere a tacere la stampa privata”.
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