sabato, novembre 30, 2013
Dalla Valle del Sacco, situata nel Lazio meridionale, giungono nuovi dati sui tumori tra i bambini, che se confermati evidenzierebbero un allarme gravissimo. “Chiediamo chiarezza e certezze immediate”. È quanto ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. 

Informasalus - Secondo uno studio del 2012 sui tumori infantili nella Valle del Sacco diffuso da Legambiente, a Colleferro, Segni e Gavignano si registra unaumento del 40% dei ricoveri per patologie tumorali nelle fasce di età dai 0 ai 14 anni; a Paliano, Anagni, Ferentino, Sgurgola, Murolo e Supino, la percentuale di “ospedalizzazione” di bambini della stessa fascia di età è del 18% in più rispetto alla media regionale. Da brivido i dati relativi ad Anagni: 281% in più rispetto alla media di tumori all’encefalo, e 174% di tumori maligni del sistema linfatico per i maschi da 0 a 14 anni.

Dal 2005 il bacino del fiume Sacco è in proclamato stato di emergenza socio-economico ambientale ed e' stato avviato un progetto di monitoraggio sulla ''Salute della popolazione nell'area della Valle del Sacco'' affidato al Dipartimento di Epidemiologia della A.S.L. Roma E. Nella Valle del Sacco sono diverse le matrici ambientali ad essere inquinate, dall'acqua all'aria ai suoli.

“La bonifica - avverte Lorenzo Parlati - deve procedere senza tentennamenti, il declassamento del sito, contro il quale Legambiente e comitati hanno fatto ricorso, non puo' fermare l'azione avviata. Accanto a questo è poi fondamentale istituire un registro tumori a livello regionale, per poter raccogliere tutti i dati essenziali per la ricerca sulle cause del cancro anche in questa area cosi' fortemente colpita".


È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

è tutta colpa degli atei che non pregano abbastanza e hanno messo le industrie seguendo il dio denaro, meno male che la chiesa cattolica e andreotti con la democrazia cristiana hanno cercato di limitare i danni.

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