Sono stati ritrovati a nord di Baghdad i corpi senza vita di 18 persone rapite alcune ore prima nella capitale, da uomini in uniforme militare. Sui corpi, trovati vicino Tarmiya, segni di ferite di arma da fuoco alla testa e al petto.
Misna - Tra le vittime ci sarebbero due capi tribali e un comandante dell’esercito. I rapitori, che si muovevano a bordo di veicoli con le insegne dell’esercito, avevano detto ai familiari delle vittime che sarebbero state interrogate nell’ambito di alcune inchieste. La notizia, rapidamente circolata nel paese, alle prese con una recrudescenza delle violenze, ha suscitato l’orrore e l’indignazione dell’opinione pubblica. Secondo la stampa irachena si tratta della peggiore esecuzione arbitraria mai commessa negli ultimi anni e che riporta l’Iraq al picco delle violenze interconfessionali, raggiunte tra il 2006 e il 2007.
Il massacro è avvenuto all’indomani di un’altra giornata segnata da fatti di sangue:ieri undici autobombe hanno causato almeno 25 morti. La più colpita è stata la provincia di Babil, a sud di Baghdad, dove si sono registrati sei morti e decine di feriti. Nel mirino dei terroristi, la capitale Hilla e le cittadine vicine. Un’altra esplosione, indirizzata contro il capo della polizia della provincia di Salaheddin, maggiore Juma al Dulaimi, scampato all’attentato, ha ucciso tre civile e ne ha feriti altri due.
Misna - Tra le vittime ci sarebbero due capi tribali e un comandante dell’esercito. I rapitori, che si muovevano a bordo di veicoli con le insegne dell’esercito, avevano detto ai familiari delle vittime che sarebbero state interrogate nell’ambito di alcune inchieste. La notizia, rapidamente circolata nel paese, alle prese con una recrudescenza delle violenze, ha suscitato l’orrore e l’indignazione dell’opinione pubblica. Secondo la stampa irachena si tratta della peggiore esecuzione arbitraria mai commessa negli ultimi anni e che riporta l’Iraq al picco delle violenze interconfessionali, raggiunte tra il 2006 e il 2007.
Il massacro è avvenuto all’indomani di un’altra giornata segnata da fatti di sangue:ieri undici autobombe hanno causato almeno 25 morti. La più colpita è stata la provincia di Babil, a sud di Baghdad, dove si sono registrati sei morti e decine di feriti. Nel mirino dei terroristi, la capitale Hilla e le cittadine vicine. Un’altra esplosione, indirizzata contro il capo della polizia della provincia di Salaheddin, maggiore Juma al Dulaimi, scampato all’attentato, ha ucciso tre civile e ne ha feriti altri due.
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