Presentazione dei libri: "La sorpresa dell'incontro. In cammino con l’evangelista Matteo" di Dom Guillaume e "Il Vangelo di Giovanni. Dall’incredulità alla fede piena" di sr Patrizia Girolami sabato 16 novembre 2013 ore 17.
Quello proposto è un’avventura spirituale del discepolo sulle orme del Maestro. Dom Guillaume invita ad andare alle nostre radici, entrando nel nostro cuore e purificando il nostro sguardo, e di scoprire il dono che Dio ci ha fatto: entrare in un rapporto di conoscenza e di verità con Lui, perché la sua parola trovi posto in noi. È l’itinerario in cinque tappe indicato dall’evangelista Matteo: pellegrinaggio nella fede; cammino di conversione continua; rinascita interiore; apertura alla nuova vita donata da Dio; vocazione a essere testimoni del Maestro. “Il miracolo della conversione di Matteo – scrive l’autore - sta nell’aver creduto che Dio potesse interessarsi a lui. Ha creduto che la misericordia di Dio superasse tutti i limiti posti abitualmente dagli uomini”.
Al Vangelo di Giovanni è invece dedicato il libro di sr Patrizia Girolami . Nessun Vangelo, come quello di Giovanni, indaga e approfondisce il mistero della fede, non come qualcosa di astratto, ma come scelta concreta. Fin dal prologo, infatti, il verbo “credere” è identificato come nucleo portante e chiave d’accesso a tutta la narrazione. Su questo presupposto sr Patrizia Girolami propone un percorso in sette capitoli che sviscerano il tema della fede secondo Giovanni a partire dalla testimonianza di segni e parole e di alcuni personaggi, figure della fede, attraverso la spiegazione del lessico usato dall’evangelista, soprattutto nelle dicotomie credere-ascoltare, credere-vedere, credere-conoscere, credere-amare. Scrive l’autrice: “[Giovanni], interamente dominato dalla riflessione sulla fede, preferisce usare al posto del sostantivo fede, che non adopera mai, il verbo credere. Si tratta di una scelta linguistica quanto mai significativa che dimostra come la fede, per il quarto evangelista, non è un concetto o una verità astratta, ma un atteggiamento, una scelta e una decisione di vita che mette in gioco tutta l’esistenza, un modo di accostarsi alla parola e alla persona di Gesù e di entrare in relazione con lui che coinvolge tutto l’uomo”.
Dom Guillaume - Nato nel 1957 nel nord della Francia, da una famiglia di origine polacca. Nel 1982 entra nell’abbazia trappista di Mont-des-Cats, nelle Fiandre francesi. La comunità ne farà il proprio abate nel 1997. Il suo ministero lo conduce in diversi Paesi, dove anima ritiri e sessioni di studio presso monaci e monache.
Patrizia Girolami - Monaca dell’ordine cistercense della Stretta Osservanza del monastero di N.S. di Valserena. È laureata in Lettere e ha conseguito il Baccalaureato in Scienze Religiose. Collabora alla rivista Vita Nostra e al Bulletin de Spiritualité.
Quello proposto è un’avventura spirituale del discepolo sulle orme del Maestro. Dom Guillaume invita ad andare alle nostre radici, entrando nel nostro cuore e purificando il nostro sguardo, e di scoprire il dono che Dio ci ha fatto: entrare in un rapporto di conoscenza e di verità con Lui, perché la sua parola trovi posto in noi. È l’itinerario in cinque tappe indicato dall’evangelista Matteo: pellegrinaggio nella fede; cammino di conversione continua; rinascita interiore; apertura alla nuova vita donata da Dio; vocazione a essere testimoni del Maestro. “Il miracolo della conversione di Matteo – scrive l’autore - sta nell’aver creduto che Dio potesse interessarsi a lui. Ha creduto che la misericordia di Dio superasse tutti i limiti posti abitualmente dagli uomini”.
Al Vangelo di Giovanni è invece dedicato il libro di sr Patrizia Girolami . Nessun Vangelo, come quello di Giovanni, indaga e approfondisce il mistero della fede, non come qualcosa di astratto, ma come scelta concreta. Fin dal prologo, infatti, il verbo “credere” è identificato come nucleo portante e chiave d’accesso a tutta la narrazione. Su questo presupposto sr Patrizia Girolami propone un percorso in sette capitoli che sviscerano il tema della fede secondo Giovanni a partire dalla testimonianza di segni e parole e di alcuni personaggi, figure della fede, attraverso la spiegazione del lessico usato dall’evangelista, soprattutto nelle dicotomie credere-ascoltare, credere-vedere, credere-conoscere, credere-amare. Scrive l’autrice: “[Giovanni], interamente dominato dalla riflessione sulla fede, preferisce usare al posto del sostantivo fede, che non adopera mai, il verbo credere. Si tratta di una scelta linguistica quanto mai significativa che dimostra come la fede, per il quarto evangelista, non è un concetto o una verità astratta, ma un atteggiamento, una scelta e una decisione di vita che mette in gioco tutta l’esistenza, un modo di accostarsi alla parola e alla persona di Gesù e di entrare in relazione con lui che coinvolge tutto l’uomo”.
Dom Guillaume - Nato nel 1957 nel nord della Francia, da una famiglia di origine polacca. Nel 1982 entra nell’abbazia trappista di Mont-des-Cats, nelle Fiandre francesi. La comunità ne farà il proprio abate nel 1997. Il suo ministero lo conduce in diversi Paesi, dove anima ritiri e sessioni di studio presso monaci e monache.
Patrizia Girolami - Monaca dell’ordine cistercense della Stretta Osservanza del monastero di N.S. di Valserena. È laureata in Lettere e ha conseguito il Baccalaureato in Scienze Religiose. Collabora alla rivista Vita Nostra e al Bulletin de Spiritualité.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.