mercoledì, novembre 13, 2013
Un dialogo tra filosofi, teologi e scienziati è possibile, anche quando si affrontano le questioni fondamentali, come l’origine e la fine di tutte le cose. E proprio all’inizio dell’Universo, la Pontificia Università Gregoriana ha dedicato un colloquio che ha visto intervenire specialisti delle tre discipline. Lo ha seguito per noi Davide Maggiore:

Radio Vaticana - Da dove vengono le cose? Come e perché tutto ha avuto inizio? Non esistono, probabilmente, domande più antiche di queste, punto di partenza di una ricerca continua, che coinvolge anche le dettagliate teorie degli scienziati. A riassumere lo stato attuale di queste è padre Gabriele Gionti, fisico teorico della Specola Vaticana:“Sicuramente noi sappiamo che la teoria attuale del 'Big Bang' è quella che spiega meglio i dati sperimentali che abbiamo a disposizione fino ad oggi. Noi sappiamo di sicuro che c’è stata una 'fase calda' dell’Universo cui è seguita una fase di raffreddamento. C’è, però, un problema concettuale: non abbiamo attualmente nessuna teoria che spieghi la fisica dei primi istanti dell’Universo. Ci sono varie proposte, ma nessuna di queste teorie è considerata ‘la teoria’”.

Naturalmente, l’indagine scientifica non chiude la porta allo sguardo - e alle risposte - dell’uomo di fede, prosegue padre Gionti:

“Il livello scientifico, il livello filosofico e il livello teologico corrono paralleli. Si può essere sicuramente una persona di scienza, fare scienza ad altissimo livello senza che questo, necessariamente, metta in crisi le sue convinzioni religiose. Anzi, molte volte, è facile che una persona di fede trovi delle conferme a posteriori della sua fede. Il fatto che esista un mondo che è razionale, che è spiegabile con le leggi della matematica non è in contrasto con l’idea che esista un Dio benevolente, un Dio di amore che ha creato questo Universo. Anzi, il fatto che è razionale dimostra ulteriormente che questo amore si concretizza in un Universo che è armonioso e perfetto”.

A sottolineare un concetto analogo è anche la prof.ssa Michelina Tenace, direttore del Dipartimento di Teologia Fondamentale dell’Università Gregoriana:

“Sia la scienza che la teologia cercano di dare una spiegazione, un’interpretazione e cercano di raggiungere una verità. E allora l’affermazione importante qual è? Che nessuna verità, se è verità, esclude l’altra. L’interesse comune, quindi, è scoprire come questo mondo possa rispondere alla vita, permettere la vita, migliorare la vita: ricerca comune al teologo, al filosofo e allo scienziato”.

In quest’ambito l’interesse della teologia, aggiunge la prof.ssa Tenace, è rivolto particolarmente alla relazione, in senso ampio, tra Dio, l’uomo e il mondo:

“Da questa storia della relazione tra l’uomo e Dio, tra Dio e il mondo, tra Dio e la storia del mondo e dell’uomo, è venuta la contemplazione del Dio Creatore. Se Dio è capace di aprire il mare e di farmi attraversare la morte, questo Dio ha creato tutto con bontà, con intelligenza, con sapienza. Dio è amore e in questo amore il teologo si può avvicinare anche alla teologia della creazione”.


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