Botta e risposta a distanza tra Angelino Alfano e Matteo Renzi. Dopo l'intervista al candidato segretario Pd, questa mattina il vicepremier risponde sempre dalle pagine di Repubblica.
"Il sindaco di Firenze non tiri troppo la corda, perché non abbiamo paura di andare a votare". Così Alfano, leader de "Il Nuovo centrodestra", a "Repubblica". "Se Renzi ha l'obiettivo di prendere la sedia di Letta lo dica con chiarezza, senza girarci attorno come si faceva con la vecchia politica, noi siamo determinanti ad andare avanti" ha poi aggiunto Alfano. Il vicepremier propone un patto per il 2014, e parla di un ritorno alle urne nel 2015, rivendicando la posizione del governo: "Il rimpasto non è un tema che ci appassiona, ed è prioritario l'interesse per il Paese", nota Alfano. "Io resterò ministro e non avrò ruoli operativi nel Ncd". Infine, il ministro degli interni ha concluso il suo intervento dicendo di non temere la vendetta di Berlusconi e che è fortemente convinto di dover portare avanti il suo progetto per il bene del centrodestra.
Intanto sempre oggi, lunedì 2 dicembre, il premier Enrico Letta salirà al Quirinale per discutere con Giorgio Napolitano tempi e modi del “passaggio parlamentare” del governo, chiesto a gran voce al capo dello Stato dai parlamentari di Forza Italia dopo aver abbandonato la maggioranza per passare all’opposizione.
"Il sindaco di Firenze non tiri troppo la corda, perché non abbiamo paura di andare a votare". Così Alfano, leader de "Il Nuovo centrodestra", a "Repubblica". "Se Renzi ha l'obiettivo di prendere la sedia di Letta lo dica con chiarezza, senza girarci attorno come si faceva con la vecchia politica, noi siamo determinanti ad andare avanti" ha poi aggiunto Alfano. Il vicepremier propone un patto per il 2014, e parla di un ritorno alle urne nel 2015, rivendicando la posizione del governo: "Il rimpasto non è un tema che ci appassiona, ed è prioritario l'interesse per il Paese", nota Alfano. "Io resterò ministro e non avrò ruoli operativi nel Ncd". Infine, il ministro degli interni ha concluso il suo intervento dicendo di non temere la vendetta di Berlusconi e che è fortemente convinto di dover portare avanti il suo progetto per il bene del centrodestra.
Intanto sempre oggi, lunedì 2 dicembre, il premier Enrico Letta salirà al Quirinale per discutere con Giorgio Napolitano tempi e modi del “passaggio parlamentare” del governo, chiesto a gran voce al capo dello Stato dai parlamentari di Forza Italia dopo aver abbandonato la maggioranza per passare all’opposizione.
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