Un nuovo polverone mediatico si sta sollevando nelle ultime ore per le vicende legate al calcioscommesse. Anche questa volta tra i big indagati spiccano personalità di primissimo piano come Gattuso e Brocchi. L'incubo degli illeciti sportivi in Italia sembra non conoscere fine.
di Francesco Màfera
Il calcio italiano ripiomba nella tormenta dello scandalo calcioscommesse: nel nuovo filone delle indagini sarebbero sotto esame più di 90 partite disputate, di cui una sessantina solo nel 2013. Nell'inchiesta sono coinvolti anche i più importanti club di Serie A Juventus, Inter e Milan
, mentre sono venti le persone indagate per illecito sportivo: tra i sospettati figurano anche l'ex giocatore del Milan e della nazionale, Gennaro Gattuso, e l'ex laziale Cristian Brocchi.
La colpa sarebbe la stessa di molti altri colleghi finiti prima di loro nel mirino della giustizia sportiva, ovvero quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Questa mattina sono stati arrestati Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, identificati dai calciatori come i due "Mister X". Essi, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano il collegamento tra il mondo delle scommesse clandestine, i giocatori e le società di calcio.
I provvedimenti, richiesti dalla procura di Cremona sono relativi all'ultima fase dell'inchiesta "Last Bet", partita a giugno del 2010. Questa ha già portato all'arresto di molti ex calciatori di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri.
Altri nomi dell'inchiesta: oltre a Gattuso e Brocchi, nel registro degli indagati ci sono anche Claudio Bellucci, ex di tante squadre nel nostro massimo campionato, attualmente allenatore giovanile; Davide Bombardini, ex Roma, Bologna, Atalanta e Albinoleffe; Leonardo Colucci, ex di Modena e Bologna, Lorenzo D'Anna, e Claudio Terzi. Nella lista nera degli indagati risultano anche due vecchie conoscenze della Serie A, che attualmente militano in Lega Pro: stiamo parlando di Nicola Mingazzini, ex di Bologna e Albinoleffe, che attualmente veste la casacca del Pisa, e di Samuele Olivi, ex Salernitana, oggi al Grosseto.
Il Gip ha affermato che ci potrebbe essere il rischio di manipolazione dei risultai anche per quanto riguarda i campionati di quest'anno. Le partite che propongono Francesco Bazzani e Salvatore Spadaro, riguardano principalmete la serie A, e in particolare le sfide più importanti, ovvero quelle che hanno garantito i maggiori lucri. Lo annota il gip di Cremona Guido Salvini nell'ordinanza che ha portato in carcere i due "Mister X" nell'ambito dell'inchiesta.
Ma nello specifico che cosa sarebbe accaduto? Secondo il procuratore di Cremona Roberto De Martino, Bazzani e Spadaro offrivano "pacchetti" di partite che venivano rivelate all'ultimo momento e su cui potevano essere effettuate delle manipolazioni. Inoltre, se la proposta veniva accettata, il dirigente della squadra coinvolto nella frode dava il via libera ai calciatori che solo in questo caso potevano lucrare sulla partita truccata".
Brocchi e Gattuso, secondo l'accusa, erano in contatto con i due arrestati. Francesco Bazzani, detto "Civ", in un'occasione era entrato all'interno del centro sportivo di Milanello, dove si allena il Milan, e aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso. Era il 2102 e si erano svolte partite di Milan, Lazio e Juventus sulle quali Bazzani avrebbe cercato di influire.
La rete degli arrestati: Spadaro sarebbe legato al giro dei "bolognesi" di Giuseppe Signori, mentre Francesco Bazzani avrebbe avuto contatti sia con i commercialisti dell'ex bomber della Nazionale, Bruni e Giannone (finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell'inchiesta), sia con Almir Gegic, uno dei leader del gruppo degli zingari. Le altre due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci, amico di Spadaro e dirigente del Riccione Calcio nonché in contatto con l'ex presidente dell'Ancona Calcio, Ermanno Pieroni (anche lui coinvolto nella prima fase dell'inchiesta,) e Fabio Quadri, considerato il factotum dello stesso Spadaro.
Un Gattuso visibilmente stizzito ai microfoni di Mediaset: "Sono arrabbiato e offeso", così Gennaro Gattuso parla del suo coinvolgimento nello scandalo Calcioscommesse in un'intervista esclusiva a Sportmediaset. Carlo Pellegatti, che lo ha incontrato a Milano alla stazione centrale di rientro da Napoli, racconta di un Gattuso amareggiato, ma determinato a dimostrare la sua innocenza: "Sono sereno e vado a chiarire tutto. Non voglio avere macchie sulla mia carriera. Non ho mai scommesso in vita mia".
Il calcio italiano ripiomba nella tormenta dello scandalo calcioscommesse: nel nuovo filone delle indagini sarebbero sotto esame più di 90 partite disputate, di cui una sessantina solo nel 2013. Nell'inchiesta sono coinvolti anche i più importanti club di Serie A Juventus, Inter e Milan
, mentre sono venti le persone indagate per illecito sportivo: tra i sospettati figurano anche l'ex giocatore del Milan e della nazionale, Gennaro Gattuso, e l'ex laziale Cristian Brocchi.
La colpa sarebbe la stessa di molti altri colleghi finiti prima di loro nel mirino della giustizia sportiva, ovvero quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Questa mattina sono stati arrestati Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, identificati dai calciatori come i due "Mister X". Essi, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano il collegamento tra il mondo delle scommesse clandestine, i giocatori e le società di calcio.
I provvedimenti, richiesti dalla procura di Cremona sono relativi all'ultima fase dell'inchiesta "Last Bet", partita a giugno del 2010. Questa ha già portato all'arresto di molti ex calciatori di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri.
Altri nomi dell'inchiesta: oltre a Gattuso e Brocchi, nel registro degli indagati ci sono anche Claudio Bellucci, ex di tante squadre nel nostro massimo campionato, attualmente allenatore giovanile; Davide Bombardini, ex Roma, Bologna, Atalanta e Albinoleffe; Leonardo Colucci, ex di Modena e Bologna, Lorenzo D'Anna, e Claudio Terzi. Nella lista nera degli indagati risultano anche due vecchie conoscenze della Serie A, che attualmente militano in Lega Pro: stiamo parlando di Nicola Mingazzini, ex di Bologna e Albinoleffe, che attualmente veste la casacca del Pisa, e di Samuele Olivi, ex Salernitana, oggi al Grosseto.
Il Gip ha affermato che ci potrebbe essere il rischio di manipolazione dei risultai anche per quanto riguarda i campionati di quest'anno. Le partite che propongono Francesco Bazzani e Salvatore Spadaro, riguardano principalmete la serie A, e in particolare le sfide più importanti, ovvero quelle che hanno garantito i maggiori lucri. Lo annota il gip di Cremona Guido Salvini nell'ordinanza che ha portato in carcere i due "Mister X" nell'ambito dell'inchiesta.
Ma nello specifico che cosa sarebbe accaduto? Secondo il procuratore di Cremona Roberto De Martino, Bazzani e Spadaro offrivano "pacchetti" di partite che venivano rivelate all'ultimo momento e su cui potevano essere effettuate delle manipolazioni. Inoltre, se la proposta veniva accettata, il dirigente della squadra coinvolto nella frode dava il via libera ai calciatori che solo in questo caso potevano lucrare sulla partita truccata".
Brocchi e Gattuso, secondo l'accusa, erano in contatto con i due arrestati. Francesco Bazzani, detto "Civ", in un'occasione era entrato all'interno del centro sportivo di Milanello, dove si allena il Milan, e aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso. Era il 2102 e si erano svolte partite di Milan, Lazio e Juventus sulle quali Bazzani avrebbe cercato di influire.
La rete degli arrestati: Spadaro sarebbe legato al giro dei "bolognesi" di Giuseppe Signori, mentre Francesco Bazzani avrebbe avuto contatti sia con i commercialisti dell'ex bomber della Nazionale, Bruni e Giannone (finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell'inchiesta), sia con Almir Gegic, uno dei leader del gruppo degli zingari. Le altre due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci, amico di Spadaro e dirigente del Riccione Calcio nonché in contatto con l'ex presidente dell'Ancona Calcio, Ermanno Pieroni (anche lui coinvolto nella prima fase dell'inchiesta,) e Fabio Quadri, considerato il factotum dello stesso Spadaro.
Un Gattuso visibilmente stizzito ai microfoni di Mediaset: "Sono arrabbiato e offeso", così Gennaro Gattuso parla del suo coinvolgimento nello scandalo Calcioscommesse in un'intervista esclusiva a Sportmediaset. Carlo Pellegatti, che lo ha incontrato a Milano alla stazione centrale di rientro da Napoli, racconta di un Gattuso amareggiato, ma determinato a dimostrare la sua innocenza: "Sono sereno e vado a chiarire tutto. Non voglio avere macchie sulla mia carriera. Non ho mai scommesso in vita mia".
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