Champions League: la Juve va fuori e adesso rischia il collasso così come l'intero sistema calcio italiano
Viaggio non di sola andata dall'inferno all'inverno per la Juventus nella fatale Istanbul. I bianconeri vengono beffati al termine di una due-giorni sportivamente drammatica e maledettamente surreale. Alla fine la tormenta di neve si porta via anche i sogni di gloria degli uomini di Conte. A febbraio sarà solo Europa League. Stasera è il turno di Napoli e Milan e anche per loro non sarà una passeggiata.
di Francesco Màfera
La Juve saluta la Champions con colpevole anticipo. I bianconeri adesso dovranno preoccuparsi non per l'eliminazione in sè ma per ciò che la medesima implica sul piano economico: lo scivolamento in Europa League infatti rappresenterà un problema non di poco conto per le casse societarie. E vi spieghiamo il motivo: gli intrioiti riscossi in Europa League sono nettamente inferiori rispetto a quelli che si ottengono giocando la Champions. Oltretutto la Juventus è una società che, rispetto agli altri top club europei già affermati a livello di risultati e solidi dal punto di vista economico,
dipende quasi esclusivamente dalle cosiddette "plusvalenze" per mantenere il bilancio in attivo. E qualora venissero ufficializzate offerte importanti per i suoi "gioielli", sarebbe ancora più difficile opporre resistenza per lasciarli emigrare verso altri lidi.
In pratica si verificherà una sostanziale contrazione del fatturato per la società torinese, la quale sarà quindi costretta ad adottare una strategia di vendita basata sulla cessione dei pezzi più pregiati del suo organico. Ma questa è solo una previsione che speriamo possa essere smentita. Adesso l'unica e ultima opportunità che i bianconeri avranno a disposizione per riscattare una stagione altrimenti fallimentare, almeno in Europa, è quella di ottenere e vincere la finale di Europa League che quest'anno si disputaterà proprio allo Juventus Stadium.
Tra poco in campo anche Milan e Napoli: ai rossoneri basta un punto contro l'Ajax per passare, mentre il Napoli, in caso di succeso del Borussia Dortmund a Marsiglia, deve fare l'impresa contro l'Arsenal vincendo 3-0.
di Francesco Màfera
La Juve saluta la Champions con colpevole anticipo. I bianconeri adesso dovranno preoccuparsi non per l'eliminazione in sè ma per ciò che la medesima implica sul piano economico: lo scivolamento in Europa League infatti rappresenterà un problema non di poco conto per le casse societarie. E vi spieghiamo il motivo: gli intrioiti riscossi in Europa League sono nettamente inferiori rispetto a quelli che si ottengono giocando la Champions. Oltretutto la Juventus è una società che, rispetto agli altri top club europei già affermati a livello di risultati e solidi dal punto di vista economico,
dipende quasi esclusivamente dalle cosiddette "plusvalenze" per mantenere il bilancio in attivo. E qualora venissero ufficializzate offerte importanti per i suoi "gioielli", sarebbe ancora più difficile opporre resistenza per lasciarli emigrare verso altri lidi.
In pratica si verificherà una sostanziale contrazione del fatturato per la società torinese, la quale sarà quindi costretta ad adottare una strategia di vendita basata sulla cessione dei pezzi più pregiati del suo organico. Ma questa è solo una previsione che speriamo possa essere smentita. Adesso l'unica e ultima opportunità che i bianconeri avranno a disposizione per riscattare una stagione altrimenti fallimentare, almeno in Europa, è quella di ottenere e vincere la finale di Europa League che quest'anno si disputaterà proprio allo Juventus Stadium.
Tra poco in campo anche Milan e Napoli: ai rossoneri basta un punto contro l'Ajax per passare, mentre il Napoli, in caso di succeso del Borussia Dortmund a Marsiglia, deve fare l'impresa contro l'Arsenal vincendo 3-0.
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