La diocesi di Tumaco, in Colombia, è spettatrice di molta violenza. Tra gli assassini avvenuti presso la diocesi di Tumaco anche quello, nel 2011, di Suor Ceròn. Il premio conferitogli intende valorizzare la denuncia e la lotta che la diocesi porta avanti in difesa dei diritti umani.
Misna - “A Tumaco abbiamo il tasso di omicidi più alto della Colombia, che è fra i più alti al mondo. E l’impunità per il 97% dei casi…Ricordiamo fra questi anche la direttrice della Pastorale sociale della diocesi di Tumaco, suor Yolanda Cerón, assassinata nel 2001”: lo dicono alla MISNA fonti della Commissione Vita, Giustizia e Pace della diocesi di Tumaco, secondo porto della Colombia, situato sulle coste dell’Oceano Pacifico all’estremo sud-ovest del paese, nel dipartimento di Nariño.
“La costa del Pacifico nariñense – aggiungono – vive da decenni nella miseria, ignorata dal governo nazionale al punto tale che per alcuni sembra che non faccia neanche parte della Colombia”. Alla diocesi di Tumaco, guidata da monsignor Gustavo Girón Higuita, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, e alla sua Commissione Vita, Giustizia e Pace è stato assegnato il 4° Premio franco-tedesco dei diritti umani ‘Antonio Nariño’ 2013, un riconoscimento conferito dalle ambasciate di Francia e Germania in Colombia, che porta il nome del padre dell’indipendenza nonché del primo traduttore in spagnolo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Fra 35 candidature, la giuria – formata dagli ambasciatori francese e tedesco, il rappresentante dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani Todd Howland, padre Francisco de Roux, Superiore provinciale dei Gesuiti in Colombia, e Ana Teresa Bernal – ha premiato una diocesi da sempre in prima fila nel denunciare lo stato di violenza e abbandono nella regione del Pacifico insieme alla sua Commissione “per il suo lavoro di visibilizzazione, promozione e difesa dei diritti umani nel comune di Tumaco, l’accompagnamento e l’attenzione alle vittime e la ricostruzione della memoria storica”.
Nella stessa occasione, una menzione speciale è andata alle “Madri di Soacha” per il loro lavoro di “sensibilizzazione sul tema dei ‘falsi positivi’, il loro sostegno ad altre vittime e la loro lotta per la verità, la giustizia, la riparazione”. Una menzione d’onore per i mezzi di comunicazione è stata assegnata al Canal Capital “per il suo lavoro di promozione dei diritti umani e la creazione di una cultura di pace attraverso il giornalismo audiovisivo”.
Misna - “A Tumaco abbiamo il tasso di omicidi più alto della Colombia, che è fra i più alti al mondo. E l’impunità per il 97% dei casi…Ricordiamo fra questi anche la direttrice della Pastorale sociale della diocesi di Tumaco, suor Yolanda Cerón, assassinata nel 2001”: lo dicono alla MISNA fonti della Commissione Vita, Giustizia e Pace della diocesi di Tumaco, secondo porto della Colombia, situato sulle coste dell’Oceano Pacifico all’estremo sud-ovest del paese, nel dipartimento di Nariño.
“La costa del Pacifico nariñense – aggiungono – vive da decenni nella miseria, ignorata dal governo nazionale al punto tale che per alcuni sembra che non faccia neanche parte della Colombia”. Alla diocesi di Tumaco, guidata da monsignor Gustavo Girón Higuita, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, e alla sua Commissione Vita, Giustizia e Pace è stato assegnato il 4° Premio franco-tedesco dei diritti umani ‘Antonio Nariño’ 2013, un riconoscimento conferito dalle ambasciate di Francia e Germania in Colombia, che porta il nome del padre dell’indipendenza nonché del primo traduttore in spagnolo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Fra 35 candidature, la giuria – formata dagli ambasciatori francese e tedesco, il rappresentante dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani Todd Howland, padre Francisco de Roux, Superiore provinciale dei Gesuiti in Colombia, e Ana Teresa Bernal – ha premiato una diocesi da sempre in prima fila nel denunciare lo stato di violenza e abbandono nella regione del Pacifico insieme alla sua Commissione “per il suo lavoro di visibilizzazione, promozione e difesa dei diritti umani nel comune di Tumaco, l’accompagnamento e l’attenzione alle vittime e la ricostruzione della memoria storica”.
Nella stessa occasione, una menzione speciale è andata alle “Madri di Soacha” per il loro lavoro di “sensibilizzazione sul tema dei ‘falsi positivi’, il loro sostegno ad altre vittime e la loro lotta per la verità, la giustizia, la riparazione”. Una menzione d’onore per i mezzi di comunicazione è stata assegnata al Canal Capital “per il suo lavoro di promozione dei diritti umani e la creazione di una cultura di pace attraverso il giornalismo audiovisivo”.
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