lunedì, dicembre 23, 2013
A partire dal 2014, in vigore un incremento dell’imposta di bollo sugli strumenti finanziari. Chi sarà esonerato e chi dovrà pagare. 

Milano (WSI) - A partire dal 2014 oltre a un incremento dell’imposta di bollo sugli strumenti finanziari (deposito titoli, conti deposito, polizze finanziarie), la cui aliquota passa dall’attuale 0.15% allo 0.20%, la Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento volto ad eliminare il pagamento del bollo fisso, pari a 34.20 euro, per gli investimenti inferiori ad una determinata soglia (22800 euro, per il 2013 e si sarebbe abbassata a 17.100 euro nel 2014); Il balzello continuerà comunque ad essere pagato, a prescindere dall’importo depositato, ma secondo il principio della proporzionalità.

Nel 2013, l’investitore che ha parcheggiato i propri risparmi su un conto deposito, attivando un vincolo di 10 mila euro, è tenuto a pagare il bollo fisso pari a 34.20; se fosse stato valido il principio della proporzionalità avrebbe dovuto pagare lo 0.15% del capitale depositato, ossia 15 euro, conseguendo un risparmio in conto di circa 19.20 euro.

Analogamente, se non fosse stato approvato questo emendamento, nel nuovo anno, su tutti gli investimenti con un controvalore inferiore a 17.100 euro si sarebbe dovuto pagare un’imposta fissa pari a 34.20 euro.

Il legislatore si è ravveduto, comprendendo l’iniquità dell’imposta, fortemente regressiva, soprattutto verso i risparmiatori con un esiguo portafoglio di investimenti.

Sono esenti dal bollo proporzionale fondi pensione, fondi sanitari conti correnti, etc. Per quest’ultimi è previsto il pagamento di un’imposta pari a 34.20 euro soltanto se la giacenza media annuale in conto è superiore a 5000 euro.

Questi prodotti "free tax", generano uno svantaggio competitivo a danno di tutti gli investimenti sui quali grava il balzello, siano essi azioni, fondi, polizze finanziarie, conti deposito; se aggiungiamo il fatto che alcuni conti correnti offrono anche un rendimento dignitoso non desta meraviglia se i risparmiatori prediligano quest’ultima forma di risparmio.

Unico escamotage per gli istituti finanziari per tenersi stretti i propri clienti, che hanno attivato un conto deposito, è quello di accollarsi il pagamento del bollo proporzionale anche per l’anno 2014. Fino ad oggi gli istituti che hanno agito in questa direzione sono: Ibl Banca, Rendimax, YouBanking, Banca Medio credito, Banca Sistema, Privat Bank, Bcc Forweb; occorre verificare se anche per il nuovo anno adotteranno la stessa politica.

Qualora decidano di addebitare l’imposta al cliente, quest’ultimo riceverà una proposta di modifica unilaterale del contratto, avrà di tempo 60 giorni, dalla ricezione della notifica, per recedere dal contratto senza subire l’aggravio di spese di chiusura o eventuali penalità.

Inoltre, in fase di liquidazione del rapporto riceverà le medesime condizioni contrattuali precedentemente accordate.

Se invece il cliente non eserciterà la rescissione del contratto, accetterà tacitamente le modifiche contrattuali annunciate dal proprio istituto.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Conto sul conto - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.


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