Svolta nella detenzione dell'ex presidente dell'Egitto Morsi
Le autorità egiziane hanno rinviato a giudizio il deposto presidente, Morsi, con l'accusa di spionaggio, cospirazione con organizzazioni straniere per fini terroristici in Egitto e divulgazione di segreti militari ad altri Stati (Hamas). Un “piano terroristico” che includeva un’alleanza con il gruppo palestinese di Hamas e quello libanese Hezbollah, queste sono le accuse mosse a Morsi.
Stesso addebito per altre 35 persone. Lo ha riferito l'agenzia di informazione 'Mena', precisando che la decisione è stata presa dal procuratore generale, Hisham Mohamed Zaki Barakat.
In una nota, il procuratore spiega che i Fratelli Musulmani, di cui Morsi è esponente, avrebbero commesso crimini in Egitto e avrebbero preparato un “piano terroristico” che includeva un’alleanza con il gruppo palestinese di Hamas e quello libanese Hezbollah. L’ex capo di stato e simbolo politico della Fratellanza musulmana, rischia la pena di morte. Morsi è stato destituito con un colpo di stato militare il 3 luglio scorso.
In una nota, il procuratore spiega che i Fratelli Musulmani, di cui Morsi è esponente, avrebbero commesso crimini in Egitto e avrebbero preparato un “piano terroristico” che includeva un’alleanza con il gruppo palestinese di Hamas e quello libanese Hezbollah. L’ex capo di stato e simbolo politico della Fratellanza musulmana, rischia la pena di morte. Morsi è stato destituito con un colpo di stato militare il 3 luglio scorso.
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