Reazioni positive nel paese asiatico alla risoluzione con cui ieri l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto che l’utilizzo di velivoli senza pilota avvenga in adesione alle norme internazionali e condannato espressamente l’azione Usa con droni su territorio pachistano.
Misna - La risoluzione chiede agli stati membri di assicurare che ogni misura presa o ogni mezzo utilizzato per contrastare il terrorismo, incluso l’uso di droni sia in accordo con gli obblighi stabiliti dalle leggi internazionali. Inoltre, la risoluzione pone l’accento sulla necessità urgente di cercare un accordo tra gli stati su questioni legali riguardanti l’uso di droni. L’iniziativa, tuttavia, avrà solo un valore morale, a meno che non sia discussa in sede di Consiglio di sicurezza.
La missione pachistana all’Onu si è impegnata in modo particolare per includere il riferimento ai droni nel documento, il primo accenno concreto a questo genere di velivoli in una risoluzione Onu.
Oggi l’Assemblea nazionale pachistana ha approvato all’unanimità un testo di apprezzamento per lo sforzo del governo di Islamabad a New York e ha chiesto agli Stati Uniti di cessare immediatamente gli attacchi con i velivoli senza pilota sul territorio pachistano.
La neo-portavoce del ministero degli Esteri pachistano (ed ex ambasciatrice in Italia) Tasnim Aslam ha segnalato come la risoluzione rifletta l’opinione pubblica internazionale e parli di legalità e illegalità dell’uso dei droni. La Aslam ha anche confermato che la prossima mossa del suo paese sarà di coinvolgere la Commissione Onu peri Diritti umani di Ginevra sulla questione. Il Pakistan, ha indicato, continuerà a sostenere l’attenzione internazionale verso agli attacchi con droni.
La questione dell’utilizzo di velivoli senza pilota in operazioni antiguerriglia in territorio pachistano da parte statunitense era stata introdotta dal primo ministro Nawaz Sharif all’Assemblea generale Onu il 27 settembre scorso, con un forte tono sulle continue violazioni dell’integrità territoriale del Pakistan e sull’uccisione di civili innocenti, che aveva detto di considerare controproducenti nella lotta a estremismo e terrorismo.
Misna - La risoluzione chiede agli stati membri di assicurare che ogni misura presa o ogni mezzo utilizzato per contrastare il terrorismo, incluso l’uso di droni sia in accordo con gli obblighi stabiliti dalle leggi internazionali. Inoltre, la risoluzione pone l’accento sulla necessità urgente di cercare un accordo tra gli stati su questioni legali riguardanti l’uso di droni. L’iniziativa, tuttavia, avrà solo un valore morale, a meno che non sia discussa in sede di Consiglio di sicurezza.
La missione pachistana all’Onu si è impegnata in modo particolare per includere il riferimento ai droni nel documento, il primo accenno concreto a questo genere di velivoli in una risoluzione Onu.
Oggi l’Assemblea nazionale pachistana ha approvato all’unanimità un testo di apprezzamento per lo sforzo del governo di Islamabad a New York e ha chiesto agli Stati Uniti di cessare immediatamente gli attacchi con i velivoli senza pilota sul territorio pachistano.
La neo-portavoce del ministero degli Esteri pachistano (ed ex ambasciatrice in Italia) Tasnim Aslam ha segnalato come la risoluzione rifletta l’opinione pubblica internazionale e parli di legalità e illegalità dell’uso dei droni. La Aslam ha anche confermato che la prossima mossa del suo paese sarà di coinvolgere la Commissione Onu peri Diritti umani di Ginevra sulla questione. Il Pakistan, ha indicato, continuerà a sostenere l’attenzione internazionale verso agli attacchi con droni.
La questione dell’utilizzo di velivoli senza pilota in operazioni antiguerriglia in territorio pachistano da parte statunitense era stata introdotta dal primo ministro Nawaz Sharif all’Assemblea generale Onu il 27 settembre scorso, con un forte tono sulle continue violazioni dell’integrità territoriale del Pakistan e sull’uccisione di civili innocenti, che aveva detto di considerare controproducenti nella lotta a estremismo e terrorismo.
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